Jesi-Fabriano

Jesi, la festa di compleanno del “biciclettaio pazzo”: due colpi di pedale fino a… piazza San Pietro

L'avventura di Marco Bolletta, "ilbiciclettaiopazzo" di Instagram", e Gianluca Mazzarini, in occasione dei 46 anni del primo: 9 ore e 50' sul sellino, dai 7 gradi e mezzo di Visso ai 37 del caldo della Capitale, celebrando una lunga amicizia in bici

Marco Bolletta, "ilbiciclettaiopazzo" e Gianluca Mazzarini a Roma, piazza San Pietro, a fine giro

JESI – La festa ed il regalo di compleanno ideali? Se su Instagram sei conosciuto e ti seguono come “ilbiciclettaiopazzo”, ovvero lo jesino Marco Bolletta, accompagnarti per una sgambatura sui pedali dalla Vallesina fino a… Roma. 270 chilometri, 2.700 metri di dislivello lungo un percorso affrontato in 9 ore e 50 minuti sul sellino, con l’aggiunta di una breve sosta all’altezza delle cascate delle Marmore. Ad accompagnare Marco Bolletta, non nuovo a tali ed altre imprese, in questo giro di celebrazione dei suoi 46 anni, è stato il 9 ottobre scorso l’amico Gianluca Mazzarini. «L’avevamo detto da tempo, la nostra è una amicizia che dura da 35 anni. E quando esco in bici per i miei giri, se non lo faccio da solo, lo faccio soltanto con lui – racconta col suo carico di energia il biciclettaio pazzo – questa volta l’abbiamo fatto: io sono partito da Moie alle 4 del mattino, ci siamo ritrovati a Jesi, a Ponte Pio, e poi via verso Roma. Destinazione Piazza San Pietro, ci siamo arrivati alle 14,30».

Una amicizia nel segno della bici, quella che lega Bolletta – per 41 anni lui e la sua famiglia sono stati sinonimo di pedali in città con lo storico negozio Bici Shop – e Mazzarini. «Anche Gianluca – racconta il biciclettaio pazzo – è stato ciclista come me ma lui molto più forte: da azzurro ha anche preso parte a competizioni internazionali e di internazionale ha vinto pure una gara da dilettante. Ha corso fino al 1997, poi si è dedicato alla attività di famiglia della omonima tipografia. Il mio compleanno cade il 20 settembre ma quel giorno, per reciproci impegni di lavoro, non è stato possibile mettersi in viaggio. Ma è stato solo rimandato di pochi giorni». Ed ecco allora la nuova incursione sui pedali del biciclettaio e del suo compagno d’avventure. «Da Ponte Pio siamo saliti a Cingoli, poi San Severino e Camerino, da dove siamo scesi verso Visso. Un’escursione termica non da poco: siamo partiti con 20 gradi alle 4 del mattino dalle nostre parti, a Visso eravamo arrivati a 7 e mezzo, un gran freddo. Ma a Roma, all’arrivo, di gradi ce ne attendevano 37, un caldo asfissiante. Ci siamo diretti alle cascate delle Marmore che erano ancora chiuse e abbiamo fatto lì, sulla Flaminia, l’unica tappa del viaggio per una rapida colazione. Quindi Otricoli, Magliano Sabina e Civita Castellana. E poi, finalmente Roma».

Per un ultimo tratto che ha rappresentato veramente la ciliegina sulla torta di compleanno. «Venti chilometri di splendida ciclabile da Saxa Rubra al centro di Roma, che ci siamo concessi di “inaugurare” passandoci per la prima volta. Un percorso attraverso le campagne romane e costeggiando il Tevere, lontani da traffico e pericoli. A quel punto le tappe d’obbligo, Colosseo e San Pietro. Prima di affidarci a Trenitalia per il rientro, sul vagone dedicato alle bici». Per un compleanno dalle sensazioni speciali: quelle dell’avventura e dell’amicizia.

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