JESI – Chissà se il piccolo Federico festeggiò la sua mamma il giorno che i posteri del XXI secolo ancora dedicano alla più dolce rappresentante dell’amore? Sicuramente no perché questa regina, o meglio imperatrice del Medioevo, aveva ben altri compiti nel ruolo che ricopriva. E allora saranno i concittadini del figlio che a Jesi ha dato alla luce a festeggiarla domenica 9 maggio alle ore 17,30, nel cortile del Museo Stupor Mundi in piazza Federico II, dedicandole la serata “Costanza d’Altavilla, la mamma di Federico II Hohenstaufen”.
Si inizia con l’ingresso di Costanza Altavilla che indossa l’abito appositamente realizzato per lei da Lorena Fioretti dell’Associazione LIVE Hobby Arte Passioni. Un’associazione che ha come scopo di condividere le proprie manualità e metterle a disposizione. La maniera migliore per portare alla luce quella parte di umanità un tempo. al servizio delle Corti, nell’ombra ma indispensabile. L’abito è corredato dal prezioso Camaleuco, importante corona di foggia bizantina, una collana con medaglione e un bracciale, gioielli realizzati dall’Istituto di Istruzione Superiore “Marconi Pieralisi” di Jesi, reparto Moda. Alcune notizie essenziali sulla biografia di questa famosa mamma e sulla moda del tempo, per non annoiare ma per non venire meno ai doveri culturali.
Si continua con la intervista impossibile una trascinante formula elaborata dal curioso e intrigante giornalista Silvano Sbarbati e pubblicata su Voce della Vallesina del 21 febbraio: interrogare i personaggi del passato che hanno lasciato la propria orma in città e trasferirne gli umori nel presente … per servire da monito. Sarà la Scuola musicale Giovan Battista Pergolesi a dare voce all’intervistatore e alla nobilissima intervistata con Sergio Cardinali e Caterina Anastasi. E si continua con un pezzo del ricco repertorio degli Onafifetti che da tempo puntano i fari sul presente.
È Pippo Franco a dichiarare che “far sapere ai più piccoli che esistono altri modi di vedere l’esistenza diversi dai nostri è una cosa di particolare importanza” nella introduzione al volume di favole realizzato da Talita Frezzi con le “favolose ” illustrazioni di Martina Meta Molinari. Sono otto (ogni riferimento a Castel del Monte è puramente casuale) le favole offerte in doppia lingua, all’italiano si aggiunge il tedesco, in un’originale veste editoriale e di esse verrà letta da Eleonora Baglivo la prima “Prodigio” per gioire con Costanza dell’immenso dono tanto atteso di un figlio.
Per concludere, un soffio d’arte con le opere di Irina Hale, una pittrice anglo-russa che attualmente abita un trullo pugliese e che è rimasta affascinata dai primi anni di vita di Federico II così stranamente avvolti nel mistero. Tre le opere in acquarello e stoffa che potranno poi essere ancora ammirate in Pinacoteca: Nascita dell’Imperatore, L’imperatore Federico II con falcone e Incoronazione dell’Imperatore Federico II. Insieme ad esse delle riproduzioni degli altri quadri realizzati dall’artista che rivelano il grande amore di Costanza per questo figlio insperato, avuto dopo otto anni e con il quale è potuta rimanere solo un anno.
La partecipazione all’iniziativa è possibile solo su prenotazione in osservanza delle disposizioni ultimo decreto Covid ma i posti a disposizione sono già pochissimi.