JESI – Per consentire alle bancarelle delle prossime Fiere di San Settimio di tornare, dopo due anni di assenza fra Covid e cantiere, anche nel nuovo Corso Matteotti rifatto, il Comune di Jesi ha stabilito alcune regole: «Ingresso scaglionati col rispettivo automezzo, limitatamente per allestimento e smantellamento del banco. il tratto di corso oggetto di nuova pavimentazione dovrà essere percorso a passo d’uomo. Accesso degli automezzi con idonei copri ruote e appositi cartoni sotto il vano motore per impedire il rilascio di olio. Idonei teli di protezione per gli operatori che espongono merce che possa danneggiare la pavimentazione». E poi una cauzione a garanzia di eventuali danni di 200 euro, «fatta salva la risarcibilità del maggior danno». Infine, «in caso di difficoltà oggettiva di reperimento/utilizzo dei “copri gomma” l’operatore potrà effettuare il carico e lo scarico della merce dalla via più vicina senza entrare con l’automezzo lungo Corso Matteotti. In subordine qualora ritenga tale metodo di carico e scarico gravoso dovrà chiedere entro il 15 settembre 2022, di essere trasferito in posteggi alternativi ubicati in altre zone. Il Comune di Jesi riserverà in via prioritaria ai suddetti operatori l’area di Piazza Colocci ed i posteggi liberi delle fiere». Ma gli operatori non ci stanno.
«Profondamente basiti e contrariati – si definiscono gli operatori della associazione di settore “Ambulanti delle Marche” – dalle decisioni fantasiose e dalla voglia di rendere sempre più complicato un mestiere che già lo è di per sé. Invitiamo l’Amministrazione jesina a rivedere le proprie decisioni sulle nuove e utopiche regole imposte agli operatori del corso per la Fiera di San Settimio 2022. Chiariamo che la guida con copertine sulle ruote non è permessa su manto stradale asciutto o bagnato, in quanto sono delle catene da neve per di più di non facile reperibilità e molto onerose. Se dovesse succedere un incidente, chi pagherebbe l’eventuale danno? Forse chi ci ha obbligato a metterle?».
Dicono gli ambulanti: «È stato rifatto un manto stradale “carrabile” e non di porcellana di Bavaria. Ricordiamo che il carico e scarico da vie limitrofe diventa gravoso per la persona e alquanto faticoso, oltre che caotico per il traffico, sostando in più furgoni sulle vie. La possibilità di entrare per caricare in caso di maltempo deve rimanere sempre a discrezione dell’operatore, che decide in autonomia dei rischi del proprio lavoro e della propria attività, e non dell’amministrazione. Invitiamo il Comune a rivedere le proprie decisioni, che rendono ancora più difficile il lavoro in un periodo nero della storia del commercio, devastato e decimato da due anni di pandemia, da aumenti folli di utenze, carburanti e spese di gestione, piani d’austerity che segneranno un ulteriore colpo al commercio su aree pubbliche l’inverno prossimo. Sorvoliamo sulla cauzione, in quanto non spesa in essere ma temporanea. Sconcertati e sicuri di una ragionevole e celere risposta, aspettiamo notizie ricordando che non esistono commercianti di serie A e serie B».
Per le Fiere 2022, il Comune prevede 509 banchi e entrate dalle tariffe per gli operatori per un ammontare complessivo di 133mila e 170 euro.