Jesi-Fabriano

Jesi, Fiordelmondo sindaco. Cna: «Presto un incontro». Scontro Ciccioli – Jesiamo: «Ci voleva Quaglieri»

Fra le prime a rivolgersi al neo eletto primo cittadino l'associazione di categoria e la Fondazione Pergolesi Spontini. Replica Jesiamo a FdI: «Non abbiamo accettato una lista camuffata, nessuna lezione»

Lorenzo Fiordelmondo, nuovo sindaco di Jesi

JESI – «Lavoriamo insieme, presto un incontro». Fra le prime a rivolgersi al neo eletto sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, c’è la Cna, con attenzione ovviamente al mondo delle imprese.

Indicano le tematiche il presidente CNA di Jesi Francesco Barchiesi e il segretario territoriale Sonia Conti: «Costruire un sistema ricettivo di idee e proposte con un primo cittadino che si pone come facilitatore della messa a terra di confronti costruttivi e concreti, incentivare le attività che investono avendo a cuore il delicato quanto importante tema della transizione ecologica certi che anche guardare a questa tematica insieme possa creare quella rete e quel sistema in grado di raggiungere importanti obiettivi. Aprire un dialogo con gli istituti di credito dove la CNA potrebbe coadiuvare una comunicazione più immediata, avendo rapporti quotidiani con il confidi UNICO e di conseguenza coi più importanti istituti di credito e la camera di commercio unica delle Marche, per fare in modo che nel territorio possano rimanere i guadagni dei cittadini e delle imprese». Inoltre, «fare in modo che maestranze e competenze artigianali non vengano surclassate dalle logiche di mercato più massive che investono molto per sé stesse e poco lasciano a questo territorio se non ben gestite». Sul tema Amazon è il presidente Barchiesi a sottolineare che «Certamente una grande opportunità non solo per Jesi ma è bene concentrarsi altresì sul ridare centralità al sistema manifatturiero, vera identità di questo territorio. Siamo pronti a lavorare insieme sul come ricrearne un polo nella Vallesina. Questi e altri argomenti saranno l’oggetto dell’incontro che chiederemo a stretto giro al sindaco».

Fiordelmondo sindaco, la Fondazione Pergolesi Spontini

Prima a rivolgere gli auguri di buon lavoro al nuovo sindaco e, in quanto tale, suo nuovo presidente, la Fondazione Pergolesi Spontini: «Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Pergolesi Spontini insieme al Direttore Generale Lucia Chiatti e al Direttore Artistico Cristian Carrara, desiderano porgere a Lorenzo Fiordelmondo, neoeletto Sindaco di Jesi (nonché nuovo Presidente della Fondazione stessa) i migliori auguri di buon lavoro. Siamo pronti a lavorare insieme alla nuova Amministrazione, con spirito di servizio e grande responsabilità verso la città e i cittadini».

Fiordelmondo sindaco, scontro Ciccioli- Jesiamo

Carlo Ciccioli

«L’autoreferenzialità non paga, il chiaro messaggio degli elettori jesini». È il capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, ad andare all’attacco delle civiche sull’esito elettorale: «Non sono per nulla soddisfatto del risultato, nonostante potrei esserlo in termini di partito: 11,56% e due seggi in consiglio comunale. Ma in FdI siamo abituati a ragionare in termini di risultato complessivo. Questo modo di pensare, purtroppo, non l’ho riscontrato a Jesi. Credo che i vertici delle Liste Civiche debbano riflettere sulle proprie decisioni: di errori non ne hanno sbagliato neppure uno. Statisticamente parlando, un unicum, visto che almeno una decisione buona avrebbe potuto esserci. L’errore primordiale, non aver accettato una Lista Civica di area identificabile con il centrodestra già per il primo turno». Prosegue Ciccioli: «Il passaggio generazionale in politica, come nelle aziende, è storicamente molto difficile e spesso porta insuccessi, sostituire personalità forti è sempre un’eredità pesante. Ciò è accaduto a Jesi. Le campagne elettorali sono sempre diverse l’una dall’altra. E la storia del dopo Bacci, non poteva essere quella di Bacci. Col senno di poi è comunque semplice rileggere gli accadimenti, ma probabilmente la candidatura Quaglieri avrebbe potuto essere più di successo. Certamente non ha aiutato anche l’impegnarsi alacremente per allontanare personalità che, al contrario, avrebbero potuto contribuire alla causa elettorale. Infine, la ciliegina sulla torta e che a memoria d’uomo non si ricorda il precedente, non si è mai visto che il candidato Sindaco respingesse i voti di chi avrebbe potuto e voluto farlo vincere, mostrando una protervia che, di fatto, lo ha reso inviso al corpo elettorale indeciso. Come avevo evidenziato al 1° turno l’autoreferenzialità non paga e le convinzioni sbagliate sono perdenti. A Jesi, l’eredità di Bacci non era da buttare, ma andava corretta. Senza revisioni il risultato è stato catastrofico. A nulla è servito, infatti, il generoso apporto di FdI che ha permesso a Marasca di recuperare almeno al ballottaggio oltre 400 voti, probabilmente molti di più se si considerano i suoi elettori del 1° turno che hanno disertato i seggi, riducendo il distacco da Fiordelmondo, al quale comunque auguriamo buon lavoro. Troverà nel gruppo consiliare di FdI, composto da Antonio Grassetti e Chiara Cercaci, un’opposizione che non farà sconti, ma mai in modo ostruzionistico, quanto costruttiva – conclude – per il bene della città di Jesi».

Matteo Marasca e Marialuisa Quaglieri

Da Jesiamo la replica: «Le liste civiche, che hanno strappato Jesi ai partiti nel 2012 e sono state riconfermate a larghissima maggioranza nel 2017, non hanno mai barattato la propria coerenza per tornare a subire le logiche partitiche. Ecco perché, in sede di composizione delle liste elettorali, non abbiamo accettato candidati iscritti in partiti politici, in quanto non era nostra intenzione prenderci gioco degli elettori presentando una lista camuffata, come pure ci era stato proposto. Al consigliere regionale Ciccioli ricordiamo che questo è accaduto a Fabriano, con il centrosinistra che ha vinto al primo turno: strano lo abbia già dimenticato. Gli ricordiamo, inoltre che, pur partecipando in rappresentanza di partiti a innumerevoli competizioni elettorali svoltesi sul nostro territorio, mai ha ottenuto risultati significativi. Suggeriamo, pertanto, allo stesso consigliere regionale, che non ne ha titolo, di non perdere tempo con le lezioni, ma, eventualmente, di domandarsi perché i suoi appelli e quelli del suo candidato sindaco di andare a votare al ballottaggio siano caduti nel vuoto. Siamo convinti che FdI non abbia fornito alcun apporto significativo a Matteo Marasca. Al contrario, pensiamo che – alla luce di alcune uscite scarsamente comprensibili – abbia voluto svantaggiarlo. Grazie comunque a Carlo Ciccioli per la sua analisi: abbiamo capito cosa non fare per essere di nuovo protagonisti nella nostra città».