JESI – Spostamento fontana dei Leoni, il clima si surriscalda di nuovo. Ieri, in aula consiliare, il presidente Daniele Massaccesi ha attaccato frontalmente uno dei promotori del referendum abrogativo, l’imprenditore Andrea Pieralisi, ricordando una sua vecchia proposta relativa alla realizzazione di un parcheggio davanti al Duomo. Il diretto interessato ha invitato il coordinatore del civico consesso a dimettersi.
Oggi, arriva la replica del medesimo comitato, che valuta «prive di fondamento istituzionale ed estremamente gravi, le parole espresse da Daniele Massaccesi, durante il proprio intervento nella seduta del Consiglio Comunale. Prive di fondamento istituzionale, in quanto provengono dal Presidente del Consiglio Comunale, figura che, come da Regolamento, rappresenta l’intero Consiglio (quindi, di riflesso, l’intera cittadinanza) e che non può mettersi in aperto contrasto con un organo – quale il Comitato Promotore stesso – pienamente legittimato, nella sua composizione e nella sua iniziativa, dal Regolamento sugli Istituti di Partecipazione e Consultazione dei Cittadini. Gravi nella sostanza, in quanto, attraverso un attacco diretto ad uno dei componenti il Comitato Promotore stesso, si è tentato di fatto di ledere la credibilità e di minare la solidità dell’intero
Comitato Promotore, composto da 10 cittadine e cittadini jesini, espressione di diverse anime della società civile della città».
In conclusione, «il Comitato Promotore del Referendum, esprimendo piena e decisa solidarietà al componente Andrea Pieralisi, ritiene oggi di ribadire ancora di più la propria determinazione e la propria fermezza nel raggiungimento dell’obiettivo di poter coinvolgere tutta la cittadinanza
nell’importante decisione riguardante l’accettazione del lascito testamentario con onere perpetuo disposto dal cittadino onorario Cassio Morosetti».