JESI – Quattro domande in attesa di risposta. A porle è il comitato Piazzalibera che si batte contro lo spostamento della fontana dei Leoni in piazza della Repubblica. Il cantiere è partito e, già a inizio aprile, l’obelisco, che rimarrà tale e quale nella nuova collocazione, sarà il primo a essere spostato. Dovrà tuttavia essere consolidato e rinforzato in quanto presenta criticità strutturali che non si conciliano troppo con il suo elevato peso, soprattutto in termini di sicurezza.
«Fino ad ora vi siete ostinati a non ascoltarci – scrive Piazzalibera -. Da oggi, come cittadini Jesini, pretendiamo delle risposte. Mancano 129 giorni alla scadenza indicata nel lascito Morosetti:
1) Avete un progetto per la futura Piazza della Repubblica?
2) Avete un progetto per il rifacimento di Piazza Federico II?
3) Avete un cronoprogramma che vi garantisca il rispetto della scadenza?
4) Eventualmente come verranno finanziati i lavori?
Attendiamo risposte».
I progetti delle due piazze non sono ancora stati formalizzati. Il Comune ha solo garantito che la sistemazione delle due aree oggetto dei lavori andrà di pari passo alla traslazione (o immediatamente dopo). Relativamente al cronoprogramma, l’obelisco è – a quanto si dice – l’aspetto più delicato, perché la fontana potrà essere spostata, stando alle indicazioni fornite dai tecnici, a porzioni. Ad oggi, inoltre, si escludono possibili ritrovamenti di valore storico-archeologico nel sottosuolo, avendo effettuato indagini con il laser scanner, ma un minimo rischio è ovviamente presente. In tal caso, l’eredità di Cassio Morosetti sarebbe molto complessa da ottenere (il compianto fumettista ha fissato per il 21 luglio 2021 il termine ultimo per lo spostamento). Per finanziare i lavori, a questo proposito, il Comune accenderà un apposito mutuo, che verrà rimborsato dal lascito (a patto che le tempistiche siano rispettate). Qualora la somma ereditata non dovesse arrivare, insomma, i piani ipotizzati (sistemazione delle due piazze, casa del cinema e della musica al Moriconi, abbattimento barriere architettoniche, arredi esterni del centro alzheimer) verranno presumibilmente rivisti al ribasso.