JESI – Petizione contro lo spostamento della fontana dei Leoni in piazza della Repubblica, la giunta respinge. L’esecutivo cittadino, guidato dal sindaco Massimo Bacci, ha bocciato l’istanza avanzata da 1279 cittadini, motivando la decisione. Tutti presenti gli assessori.
«La Giunta prende atto, come dichiarato dalla prima firmataria – si legge in delibera -, che la petizione, in questa fase in cui lo spostamento della fontana è già stato avviato da mesi, ha lo scopo di depositare agli atti del Comune le 1279 firme raccolte come memoria storica lasciando un segno di partecipazione democratica al governo della città e di presenza della cittadinanza che non ha condiviso le scelte fatte e che non è stata ascoltata su una questione che ha un impatto sulla vita cittadina».
Ecco, dunque, le spiegazioni fornite dall’amministrazione. «La Giunta Comunale – recita l’atto – intende riconfermare la volontà di accettazione del lascito, già espressa con deliberazione n. 282 del 24 novembre 2020. L’attività amministrativa conseguente alla comunicazione del lascito testamentario si è svolta nel pieno rispetto delle regole democratiche e delle specifiche competenze degli organi dell’Ente chiamati a deliberare in merito. La Giunta Comunale, esercitando le proprie prerogative in merito all’accettazione del lascito testamentario, ha demandato al Consiglio Comunale la decisione in ordine alla modifica dei documenti di programmazione dell’Ente. Il Consiglio Comunale condividendo la decisione di accettazione del lascito, espressa con deliberazione della Giunta Comunale n. 282 del 24 novembre 2020, ha provveduto ad integrare e modificare i seguenti documenti di programmazione: Programma triennale Lavori Pubblici (deliberazione consiliare n. 206 del 29 dicembre 2020), Nota di aggiornamento al DUP (deliberazione consiliare n. 209 del 29 dicembre 2020), bilancio di previsione 2021/2023 (deliberazione consiliare n. 210 del 29 dicembre 2020). In esecuzione dei documenti di programmazione dell’Ente è stata indetta e aggiudicata, da diversi mesi, la procedura di appalto concernente il trasferimento della fontana da Piazza Federico II a Piazza della Repubblica. I lavori di traslazione sono in avanzata fase di esecuzione».
Sempre a detta dell’amministrazione, «un’eventuale rinuncia al lascito determinerebbe, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, un sicuro danno erariale e priverebbe la città della possibilità di poter disporre, al netto delle spese di trasferimento della fontana con obelisco, di ingenti risorse economiche con cui finanziare importanti opere pubbliche e interventi previsti negli atti di programmazione approvati dal Consiglio Comunale. La richiesta di referendum abrogativo di alcuni degli atti deliberativi adottati è stata ritenuta inammissibile con decisione del Comitato dei Garanti recepita con deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 del 04/02/2021. Anche se il quesito referendario fosse stato dichiarato ammissibile il referendum abrogativo non si sarebbe potuto effettuare prima del periodo settembre/ottobre 2021 per effetto delle vigenti disposizioni nazionali in merito all’emergenza sanitaria da covid-19 (da ultimo, D,L. 5 marzo 2021, n. 25) che prevedono uno slittamento di tutte le consultazioni elettorali a tale periodo, ben oltre il termine del 21/07/2021 entro cui si deve dare esecuzione alle disposizioni testamentarie».