JESI – I resti di un nastro da cantiere a “interdire” l’accesso e quanto al resto il consueto desolante scenario. Non c’è pace per la Fonte del Tornabrocco, storico luogo caro agli jesini, lì dove a due passi dal trafficatissimo viale della Vittoria la città si apre all’aperta campagna, da anni alle prese con sporcizia, degrado, incuria.
L’acqua è un ricordo, erbacce e rifiuti sono tornate a farla da protagonisti. Le tegole della copertura del lavatoio perdono pezzi. Scritte oscene, insulti e parolacce sulle murature sono ormai lì fisse da tempo e storiche quasi quanto la fonte stessa, piccola costruzione a carattere rurale dalla struttura originaria del XVI secolo, sita a poche decine di metri da quello che era il vecchio passaggio della strada romana Salaria Gallica.
La fonte era stata recuperata qualche anno fa, all’epoca delle amministrazioni Belcecchi, ma la pulizia è durata poco. Ben presto sono tornati imbrattamenti, vandalismi, frequentazioni poco rispettose del luogo. A dispetto del reiterato interesse di consiglieri comunali, come ancora di recente Lorenzo Fiordelmondo, di associazioni politiche come Insieme Civico e dei buoni propositi più volte espressi dall’amministrazione ma che non sono andati oltre la temporanea ripulitura delle sole erbacce (ora puntualmente ricresciute).
Fra rotture di parti e paletti divelti, il Tornabrocco continua a restare nell’abbandono.