JESI – Un istituto in crescita, nel numero degli studenti, 815, e nei percorsi formativi proposti. Un traguardo tagliato, quello del riconoscimento (leggi l’articolo) da parte di Eduscopio di miglior scuola di indirizzo tecnico, settore tecnologico, della provincia di Ancona, e nuove sfide all’orizzonte. Tutto questo è l’Iis Galilei di Jesi. «I riconoscimenti ci fanno molto piacere – dice il preside Floriano Tittarelli – e sono uno stimolo per continuare in questa direzione, migliorandoci sempre. Da qui il nostro impegno verso la digitalizzazione e l’introduzione di nuove metodologie didattiche e di insegnamento. E l’attivazione di un nuovo corso di formazione per le Biotecnologie sulla nutrizione».
Tutte le novità saranno presentate ai giovani e alle loro famiglie nell’ultima giornata, la quinta, dell’iniziativa “Scuola Aperta”. Domani, sabato 27 gennaio, infatti, i docenti dei due corsi, Biotecnologie e Liceo Economico-sociale, terranno in aula magna un incontro di approfondimento.
Il programma
Alle ore 16 focus sul percorso del liceo Economico-sociale, il più grande delle Marche per numero di iscritti, e denominato dal Ministero, anche “Liceo della contemporaneità”, con presentazione del piano di studio, attività e progetti che lo caratterizzano.
Alle ore 17 protagonista il Biotecnologie sanitarie, ambientali e della nutrizione con presentazione dei tre indirizzi, dei piani di studio, dei laboratori scientifici, “fiore all’occhiello” dell’istituto. Ospite Gabriella Gabrielli docente dell’Università di Camerino del dipartimento di Bioscienze e Medicina Veterinaria che illustrerà le prospettive formative e professionali dei diplomati in Biotecnologie.
«Fino ad oggi queste giornate di “Scuola Aperta” si sono rivelate molto interessanti – spiega -. Cerchiamo di dare più informazioni possibili a chi viene qui per conoscerci in previsione dell’iscrizione. Molte sono le domande e i quesiti che genitori e ragazzi ci sottopongono: dal piano di studio agli sbocchi professionali dopo il diploma, dai progetti all’estero ai rapporti con il mondo del lavoro. Ma una cosa cercano, in particolare, per tutte queste cose, la qualità. C’è esigenza di qualità. E i nostri sforzi e i riconoscimenti ottenuti, come quello, recente, di Eduscopio della Fondazione Agnelli, lo dimostrano, vanno proprio in questa direzione», conclude Tittarelli.