Jesi-Fabriano

Jesi, usano la foto della sua patente per addebitargli le multe di altri. Vittima un 45enne, denunciata una donna di Pisa

L'uomo si era visto decurtare punti per verbali elevati a Firenze e Padova ma all'epoca non era nè in quelle località nè alla guida dei mezzi in questione. Di lì le indagini

Jesi, polizia

JESI – Nella giornata di ieri 24 settembre, a seguito di articolata attività investigativa, il personale di polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi ha deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente una 47enne pisana per il reato di false attestazioni.

Ai primi di maggio scorso la vittima, un 45enne jesino, in sede di querela aveva riferito che, dopo una verifica del proprio saldo punti della patente di guida, aveva notato che a sua insaputa gli erano stati sottratti dei punti a seguito di due infrazioni al codice delle strada, rispettivamente contestate l’una con verbale dalla Polizia Provinciale di Firenze, per un’infrazione commessa a fine dicembre 2022 con un mezzo di proprietà dell’azienda per la quale lavorava, e l’altra, con verbale redatto dalla Polizia Locale di Padova per un’infrazione commessa ai primi di gennaio 2023 con un altro mezzo.

L’uomo, autista di professione, all’epoca dipendente di quella azienda, asseriva che alle date indicate non era alla guida dei mezzi in argomento, bensì a bordo di altri mezzi ed in altre località. Inoltre, acquisiti i documenti inviati a supporto di tali provvedimenti, si accorgeva che la foto della propria patente, inviata ad entrambi gli Uffici di Polizia in argomento, a seguito di richiesta di indicare il conducente, riportava una firma non sua. La foto inviata era quella della facciata frontale della propria patente, ma tale istantanea non era stata fornita dall’istante per questi scopi; infatti, l’aveva inviata ad un’impiegata della ditta quando aveva avviato il rapporto di lavoro, specificando che l’invio era avvenuto tramite whatsapp, all’utenza della donna.

L’attività investigativa condotta dagli agenti di polizia giudiziaria, riscontrata dalle informazioni assunte anche a mezzo personale di Polizia di altre città, confermavano che le indicazioni contenenti il nominativo della persona offesa, che non lavorava più presso la pregressa azienda, con la foto in argomento, erano state fornite da personale della ditta locataria del rimorchio, dall’odierna indagata per favorire evidentemente terze persone, ovvero i veri trasgressori rimasti nell’ombra.

Pertanto, la donna, pisana, raggiunta dalla Polizia del posto su delega di questo Commissariato, veniva deferita in stato di libertà all’AG competente per il reato di false attestazioni.

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