Jesi-Fabriano

Jesi, baricentro della ciclovia dell’Esino

Il tracciato ciclabile partirà dalla città di Federico II e unirà un ampio territorio che va dal mare alla montagna, attraversando la provincia con il fiume che scorre accanto

JESI – Partiranno da Jesi i lavori di realizzazione della ciclovia dell’Esino, il cui fulcro sarà proprio rappresentato dalla città di Federico II. Connetterà un esteso territorio che va dal mare alla montagna, attraversando la provincia con il fiume accanto. A disposizione 7,1 milioni di euro, risorse europee sufficienti per realizzare buona parte del tracciato mancante che si aggiunge ai tratti già realizzati. «Serviranno a completare una ciclovia che avrà uno sviluppo complessivo di 122 chilometri – fa sapere l’amministrazione -. Per Jesi sono previste risorse per circa 800 mila euro».

Cantiere al via alla Coppetella, non appena le questioni burocratiche saranno sistemate (si prevede l’inizio del 2020 per i lavori), per poi risalire passando vicino l’Oasi di Ripa Bianca, continuare dietro la zona dell’Ipersimply, raggiungere l’area dietro alla stazione (con collegamento per favorire poi anche lo scambio bicicletta-rotaia), per proseguire quindi nella zona del Moreggio e raggiungere la pista ciclabile di via Spina dopo il centro commerciale Arcobaleno. Fino a raggiungere Pantiere. Si realizzeranno nuovi tratti di pista ciclabile, in sostanza, e si sistemeranno gli altri ancora abbozzati.

Essendo fondi europei, la progettazione deve essere tassativamente ultimata entro l’anno corrente. Il progetto promosso dal Comune è stato fatto proprio dalla Regione Marche.
«Un grande risultato per Jesi – sostiene l’assessorato all’ambiente – che aveva a suo tempo messo intorno ad un tavolo tutti i Comuni attraversati dall’Esino per proporre un progetto condiviso di un distretto cicloturistico della Vallesina di cui proprio la nostra città si era resa capofila».

Il percorso, che arriverà fino a Fabriano, interesserà aree demaniali in prossimità degli argini, reticoli stradali minori, tracciati esistenti. Sono anche previste opere accessorie, come aree di sosta attrezzate in prossimità di nodi di scambio o in luoghi di particolare interesse paesaggistico. Si ipotizzano undici connessioni con stazioni ferroviarie e fermate varie lungo l’intera tratta.

L’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano ha sottolineato come l’obiettivo sia quello «di dar vita a una infrastruttura che abbia un futuro e non si limiti al semplice investimento iniziale. Fa parte di un disegno complessivo attorno al quale costruire un pezzo dello sviluppo economico della regione».