Jesi-Fabriano

Jesi, furbetti del ponte San Carlo: in cinque ignorano il divieto

Sono state elevate 5 contravvenzioni in due giorni, da 87 euro ciascuna per altrettanti contravventori del divieto di transito sul ponte

JESI – Nonostante il Ponte San Carlo sia interdetto con tanto di segnali, transenne e indicazioni più che evidenti dal 4 settembre scorso, c’è chi si sente “mezzo di soccorso” (sono questi gli unici autorizzati al transito) e passa. Passa ignorando i divieti e le indicazioni, sfidando le regole.

Tra ieri e oggi sono 5 gli automobilisti indisciplinati sorpresi dalla Polizia locale a passare laddove il divieto non lo consentiva: tre verbali da 87 euro sono stati elevati ieri, altri due nella giornata di oggi. E se i segnali, le transenne e le indicazioni non bastano, il comando della Polizia locale ha disposto anche un servizio mirato di vigilanza proprio in via Minonna, con posti di blocco a ridosso del distributore dove la circolazione è interrotta. O quantomeno, dovrebbe essere. I contravventori non sono passati solo nottetempo, approfittando che nessuno stesse fisicamente sul posto a controllare, ma anche di giorno. Persone non di Jesi, per carità, ma i segnali del Codice della strada non hanno certo identità geografica.
C’è chi ci prova insomma, per non seguire la deviazione obbligatoria per raggiungere il quartiere Minonna o l’ingresso della superstrada a Jesi centro. Nei giorni scorsi, altri 6 automobilisti erano stati pizzicati in fallo. Ci vorrà ancora un po’ prima che la norma venga rispettata da tutti, intanto si cerca di diffondere quanta più informazione possibile, unitamente alla segnaletica stradale (con l’invito a leggerla e rispettarla).

Oltre alla Polizia locale, vengono eseguiti controlli anche da Polizia di Stato, Polstrada e Carabinieri. I mezzi di soccorso, quelli adibiti al trasporto di sangue, plasma, organi, i veicoli del personale sanitario in reperibilità, sono gli unici a poter passare, oltre ovviamente ai mezzi interessati dai lavori (quelli della ditta che provvederà alla demolizione, Viva Servizi, gli operai del Comune). Per tutti gli altri la struttura di Ponte San Carlo è interdetta, anche a pedoni e biciclette.