JESI – Gli agenti del Commissariato di Polizia di Jesi e della Squadra Mobile della Questura di Ancona hanno messo a segno cinque perquisizioni domiciliari tra Jesi e la Vallesina nello scorso fine settimana. I controlli sono scaturiti in seguito ad un procedimento penale dopo un ingente furto di attrezzi da cantiere perpetrato a Jesi nell’agosto scorso.
Un imprenditore edile jesino aveva denunciato al locale Commissariato un furto
di demolitori, smerigliatrici, trapani, set di cacciaviti professionali e motoseghe per un valore complessivo superiore ai 5 mila euro, compiuto durante la notte di ferragosto. Il materiale non era assicurato. Immediate erano scattate le indagini da parte della Squadra Mobile dorica, sollecitate dal Questore di Ancona. Nonostante gli approfondimenti investigativi fossero stati complicati dalla mancanza di testimoni, dal momento che le abitazioni prossime al cantiere erano vuote per il periodo festivo, gli uomini della Squadra Mobile sono riusciti lo stesso a risalire ai colpevoli grazie all’incrocio dei dati con le immagini acquisite dalle telecamere di sorveglianza della zona.
I poliziotti hanno individuato 5 persone, un italiano e quattro romeni, tre dei quali già noti alle forze dell’ordine, che avevano avuto relazioni di tipo professionale con l’azienda derubata. Inoltre dalle indagini degli agenti tutti i soggetti erano legati fra loro da collaborazioni professionali e frequentazioni nell’ambito del tempo libero, risultanze che hanno spinto l’Autorità Giudiziaria ad emettere i decreti di perquisizione condotti da più di 20 agenti e da 7 autopattuglie.
Durante le operazioni di perquisizione, partite alle 5 di mattina, in due delle abitazioni i poliziotti hanno recuperato parte della refurtiva oltre ad elementi utili alla prosecuzione delle indagini, come telefoni cellulari e ricevute di pedaggi autostradali. Per tutti e 5 i soggetti
Tutti i soggetti indagati sono stati condotti al Commissariato di Polizia di Jesi dove sono stati fotosegnalati.