JESI – Accordo trovato per dare un futuro alla ex Caterpillar e a lavoratori e lavoratrici. Ma, di questi, almeno in 150 dovranno accettare il passaggio nell’acquirente del sito IMR. Per chi non aderirà, dodici mesi di cassa integrazione e, al termine, incentivo all’esodo di mille euro lordi. Lo precisa la Regione: «Accolta da tutte le parti sociali e azienda una proroga delle procedure al 31 marzo per consentire la ricognizione dei dipendenti che intendono passare alla società IMR. Una clausola degli accordi tra Sindacati e Azienda prevede infatti il vincolo di un numero minimo di 150 dipendenti perché la IMR faccia le assunzioni entro il 1 giugno».
Per l’assessore regionale al lavoro Stefano Aguzzi, quello raggiunto è «un accordo che dovrebbe agevolare e consentire la rapida ripresa negli stabilimenti di Jesi delle attività alla nuova società IMR. Un patto quindi tra lavoratori e aziende che è stato seguito con grande attenzione e serietà da tutte le parti e che salutiamo con massima soddisfazione perché si conferma che c’è la ferma volontà di mantenere i livelli occupazionali nel nostro territorio»
La firma in Regione ha visto presenti rappresentanti nazionali Fiom- Fim- Uil, i vertici aziendali Caterpillar con Jean Mathieu Chatain, rappresentanti di Confindustria Ancona e Ispettorato del Lavoro. «Proroga al 31 marzo – si spiega – della procedura di licenziamento collettivo, resa necessaria alla luce di una prossima trattativa sulle condizioni contrattuali ed economiche che troveranno applicazione successivamente al passaggio di un numero minimo e tassativo di 150 lavoratori a IMR entro il 1 giugno 2022, con pre-adesione al trasferimento da parte dei dipendenti da sottoscriversi e trasmettersi entro il 25 marzo prossimo».
Il 1 giugno è prevista la formale assunzione dei lavoratori nell’organico IMR che dovrà poi mettere a processo la produzione negli stabilimenti di Jesi. I lavoratori seguiranno una specifica formazione.
Entro il 31 marzo vi è una serie di altri step da portare a conclusione: l’impegno da parte di Caterpillar e sindacati a sottoscrivere, con benestare del Ministero del Lavoro, un accordo di Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione di attività della durata di 12 mesi, che dovrà decorrere il prima possibile e comunque entro il 31 marzo.
In secondo luogo Caterpillar e sindacati si impegnano a sottoscrivere un accordo di chiusura della procedura in essere di licenziamento collettivo, che rifletta i termini concordati con «facoltà di Caterpillar di procedere al licenziamento dei dipendenti che dovessero rifiutare il trasferimento a IMR e fossero ancora in cassa integrazione al termine dei 12 mesi. Solo in tale ultima ipotesi Caterpillar riconoscerà a tali dipendenti un importo a titolo di incentivo all’esodo pari a 1.000 euro lordi, a fronte di accettazione del licenziamento».