JESI – «Che fine ha fatto il regolamento per la prevenzione ed il contrasto per il gioco d’azzardo patologico?». A chiederselo è il Pd. Immediata arriva la risposta dell’amministrazione comunale: «Ad aprile si vota in aula».
«Su questo argomento, due mesi fa, la Giunta Bacci aveva portato in Consiglio Comunale tale provvedimento, salvo poi ritirarlo all’ultimo momento per degli approfondimenti – ricorda il Pd di Jesi -. Successivamente si è svolta una commissione ad hoc e pensavamo di trovare questa pratica all’esame del Consiglio Comunale di venerdì prossimo. Invece tale argomento è stato ulteriormente posticipato e rischia di cadere nel dimenticatoio. L’argomento è serio in quanto la dipendenza dal gioco d’azzardo è in forte espansione e va considerata una vera e propria malattia, la quale porta a compromettere lo stato di salute fisica e psichica del giocatore, che difficilmente riuscirà ad uscirne da solo. Spiace quindi vedere un’Amministrazione Comunale dichiarare prima che è urgente intervenire su questo fenomeno, tanto da introdurre nel Regolamento limiti ancor più severi rispetto alla legge regionale, ricordandosi solo dopo la necessità di aprirsi al confronto con tutti i soggetti interessati. Purtroppo l’Amministrazione Bacci non è nuova a questo tipo di comportamento. Augurandoci che tale ritardo non serva a coprire dissidi all’interno della maggioranza, aspettiamo fiduciosi per aprile il nuovo regolamento del gioco d’azzardo, fermo restando che su queste tematiche così importanti e delicate il Partito Democratico sarà sempre aperto al confronto».
Il regolamento per la prevenzione e il contrasto sul gioco d’azzardo sarà portato all’approvazione del Consiglio comunale nella seduta di aprile. È l’impegno del presidente Daniele Massaccesi che spiega: «Dopo l’incontro con i rappresentanti dei gestori nell’apposita commissione, è stata data loro disponibilità ad un confronto sostanzialmente sugli orari delle sale da gioco. È stata formalizzata pertanto la richiesta di eventuali proposte sulla modifica dell’orario e si è in attesa di ricevere la risposta. Vi è una legge regionale a cui tutti i Comuni marchigiani sono tenuti ad uniformarsi. Jesi non fa eccezione. Tale legge dispone, dandone competenza ai Comuni, che sia vietata l’installazione di apparecchi e congegni per il gioco in locali ubicati in un raggio di 500 metri da da scuole di ogni ordine e grado, con esclusione delle scuole dell’infanzia, da istituti di credito e sportelli bancomat, da uffici postali, da esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi ed oro usati. Non solo: i Comuni, in ordine all’installazione di apparecchi e congegni per il gioco, possono individuare quali altri luoghi sensibili quelli in cui sono ubicate strutture per minori, giovani ed anziani, nel rispetto della normativa statale e degli strumenti della pianificazione regionale. Jesi ha fatto la sua parte con l’apposito regolamento che è ormai definito, salvo solo per la postilla sopra richiamata. Per questo mi prendo personalmente l’impegno a far sì che la pratica sia portata nella seduta di aprile del Consiglio comunale. Ricordiamo che la legge regionale dà tempo agli esercenti fino al 31 dicembre 2019 per adeguarsi alle nuove disposizioni».