Jesi-Fabriano

Le giornate alla scoperta di Domenico Luigi Valeri

La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, in collaborazione con il Museo Diocesano, promuove due percorsi guidati dedicati a Domenico Luigi Valeri

Visitatori alla mostra dedicata a Domenico Luigi Valeri a Palazzo Bisaccioni (foto Anna Vincenzoni)
Visitatori alla mostra dedicata a Domenico Luigi Valeri a Palazzo Bisaccioni (foto Anna Vincenzoni)

JESI – Due percorsi dedicati all’artista jesino Domenico Luigi Valeri sono stati organizzati e promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, in collaborazione con il Museo Diocesano. 

valeri domenico luigi
L’itinerario cittadino che custodisce le opere di Domenico Luigi Valeri

Gli appuntamenti sono in calendario per quattro giovedì (5 e 19 luglio, 9 e 16 agosto) alle ore 11 con la guida turistica Raffaela Gattini che accompagnerà i partecipanti all’interno dei due Palazzi e nel centro storico di Jesi per il percorso “Valeri e la Jesi Settecentesca”. Appuntamenti anche per quattro venerdì (6 e 13 luglio, 3 e 24 agosto) alle ore 19: il percorso “Valeri a Palazzo Bisaccioni e al Museo Diocesano” sarà condotto da Sara Tassi, in qualità di curatrice della mostra “Domenico Luigi Valeri. Cavaliere – Pittore – Architetto” e conservatrice del Museo Diocesano. I partecipanti potranno visitare Palazzo Bisaccioni e Palazzo Ripanti, che conservano alcune magnifiche opere dell’artista jesino che nel Settecento ha lasciato la sua impronta nel nostro territorio come pittore e come architetto. Nel corso delle visite è prevista una degustazione facoltativa presso l’Istituto Marchigiano di Enogastronomia di Jesi al prezzo speciale di 10 euro. Il punto di incontro per i due percorsi è Palazzo Bisaccioni (Piazza Colocci, 4) ed è richiesta la prenotazione al numero 0731 207523 entro il giorno antecedente ogni visita.

Sara Tassi conservatrice del Museo Diocesano accanto alle teche con le icone
Sara Tassi conservatrice del Museo Diocesano accanto alle teche con le icone

L’attività di Domenico Luigi Valeri nel territorio ha lasciato tracce importanti: dall’Arco Clementino che l’artista ha progettato ad altre opere custodite nella chiesa di San Francesco di Paola, nella chiesa di Santa Lucia dell’ospedale, al Santuario delle Grazie, a Palazzo Pianetti, passando per Palazzo Colocci, Palazzo Bisaccioni e il Museo Diocesano. In occasione dei lavori agli edifici religiosi danneggiati dal terremoto, la diocesi di Jesi ha rinvenuto nella Chiesa del Carmine di Castelplanio un’opera che potrebbe essere un Valeri originale. È stata la stessa studiosa Tassi a notare questo quadro molto lesionato e catalogato come un “pittore sconosciuto” che potrebbe essere una delle opere dell’artista, risalente al 1700. Il pezzo ritrovato sarà sottoposto a restauro, poi verranno effettuati approfondimenti a riguardo.