Jesi-Fabriano

Jesi, giro di vite sulle slot machine

Approda in consiglio comunale il nuovo regolamento per la prevenzione e il contrasto al gioco d'azzardo patologico. Orari di apertura limitati e sconti sulla tassa rifiuti per gli esercenti che vi rinunciano

JESI – Sconti sulla tassa rifiuti agli esercenti che rinunciano alle slot machine e forti limitazioni di orario per quanti continueranno a tenerle. È il fulcro del nuovo regolamento sul gioco d’azzardo patologico che il consiglio comunale metterà in discussione, e approverà, venerdì 27 aprile.

L’amministrazione comunale, dopo un primo passaggio in aula consiliare, un approfondimento in commissione con i rappresentanti di sale giochi e tabaccherie e l’acquisizione di documentazione da parte dell’Associazione degli Operatori dell’Intrattenimento e del Tempo Libero (ASTRO), dell’Associazione Nazionale Servizi Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative (SAPAR) e dal Sindacato Totoricevitori Sportivi (STS), è pronta a ratificare la normativa regionale finalizzata a ridurre i rischi del gioco d’azzardo.

I diretti interessati saranno chiamati ad adeguarsi alle disposizioni concernenti l’ubicazione dei locali e l’installazione degli apparecchi da gioco, entro il 31 dicembre 2019.

Nella Regione Marche gli utenti in carico ai servizi del Dipartimento Dipendenze sono stati 418 nel 2015, con 181 utenti trattati per gioco d’azzardo patologico nella sola Area Vasta 2.

Per esigenze di tutela della salute e quiete pubblica, dunque, l’orario di esercizio delle sale giochi, nonché l’orario di funzionamento degli apparecchi e dei congegni vari di intrattenimento e svago con vincite in denaro, collocati negli esercizi autorizzati ex art.88 del T.U.L.P.S. (agenzie scommesse, sale bingo, sale VLT, ecc.) è dalle ore 14.00 alle 24.00. Orari ridotti, invece, dalle 10 alle 20, per tutti gli altri locali (bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, circoli ricreativi, ricevitorie lotto ecc.).

Al di fuori degli orari previsti, le sale giochi dovranno restare chiuse al pubblico, mentre gli apparecchi e i congegni vari di intrattenimento e svago con vincite in denaro collocati in tutte le altre attività dovranno essere spenti tramite l’apposito interruttore elettrico ed essere mantenuti non accessibili.

L’installazione di nuovi apparecchi meccanici e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici da trattenimento (singoli apparecchi/new slot e sale giochi tradizionali), il loro trasferimento di sede e l’ampliamento della superficie – recita ancora il regolamento – sono subordinati all’ottenimento dell’autorizzazione rilasciata dal Comune, sulla base della normativa nazionale e regionale vigente. È vietata l’installazione di apparecchi e congegni per il gioco in locali ubicati in un raggio di 500 metri da istituti universitari, da scuole di ogni ordine e grado, da istituti di credito e sportelli bancomat, da uffici postali, da esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi ed oro usati, da nidi e scuole dell’infanzia, impianti sportivi e luoghi di aggregazione giovanile. È altresì vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio delle sale.

I locali che rinunceranno alle slot potranno beneficiare di uno sconto sulla tassa rifiuti.

Ora la parola passa a maggioranza e opposizione.