JESI – Nella giornata di ieri 12 settembre il personale Volanti del Commissariato di Jesi ha segnalato per uso personale di stupefacenti un cittadino somalo 28enne, titolare di regolare permesso di soggiorno.
Nel corso dei servizi di prevenzione generale e controllo del territorio, intensificati nelle aree più sensibili della città, gli operatori di Polizia hanno concentrato particolare attenzione ai parchi pubblici dove in passato erano state segnalate situazioni di degrado e micro criminalità. Alle 16, giunti in via Setificio, presso gli Orti Pace gli operatori di Polizia si sono accorti di un giovane extracomunitario seduto su un muretto e nascosto da un albero. Fermato il veicolo in direzione costa del Montirozzo, gli agenti hanno scavalcato il corrimano presente e lo hanno sorpreso alle spalle. Alla vista dei poliziotti l’uomo, in evidente stato di agitazione, ha tentato in fretta e furia di celare qualcosa sotto le scarpe. A seguito di ispezione e controllo , il giovane, un cittadino somalo regolare in Italia, è stato trovato in possesso di un involucro in cellophane contenente sostanza stupefacente del tipo hashish del peso complessivo di grammi 1,10. La sostanza è stata sequestrata amministrativamente e dopo la contestazione immediata, l’uomo veniva segnalato al Prefetto di Ancona per uso personale stupefacente.
Il personale di polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi ha pure deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente un 57enne jesino per il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice
Il creditore di una ditta individuale, un 52enne jesino, in forza di un decreto ingiuntivo emesso dall’Autorità giudiziaria, aveva richiesto il pignoramento mobiliare. L’ufficiale giudiziario ha eseguito l’atto nominando l’odierno indagato quale custode giudiziale dei beni mobili pignorati. Disposta la vendita dei beni, il personale dell’istituto vendite giudiziarie si è recato presso la ditta di riferimento rinvenendo solo 6 degli 8 beni pignorati e dati in custodia. Gli accertamenti investigativi, hanno riscontrato la veridicità dei fatti. L’uomo, pertanto, è stato deferito in stato di libertà per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, avendo compiuto sui propri beni atti fraudolenti per sottrarsi all’adempimento degli obblighi nascenti da un provvedimento dell’autorità giudiziaria.