JESI – Villa Borgognoni diventerà sede dell’Azienda Pubblica Servizi alla Persona. Dal mese di settembre, assistenti sociali e operatori dell’Asp – Ambito 9 si trasferiranno dalla residenza protetta per anziani di via Gramsci al vicino immobile di via Crivelli.
Una soluzione temporanea – si parla di 2, 3 anni – che consentirà di riqualificare la casa di riposo senza interrompere l’attività svolta in favore degli over 65 limitando al minimo i disagi per l’utenza.
Di proprietà del Comune, Villa Borgognoni è stata sede fino a qualche anno fa dell‘ostello della gioventù, poi chiuso a causa delle difficoltà nel reperire soggetti gestori (i margini di guadagno sono limitati). In questi ultimi mesi la dimora, conosciuta per il grande parco che la circonda, è stata tenuta in vita da un gruppo di associazioni, che vi ha organizzato concerti, approfondimenti, convegni e iniziative di aggregazione, Equa la Festa in primis. «La cura e la valorizzazione delle risorse umane è stata la linea guida della nostra progettazione – spiegano i promotori di Ostello delle Idee -. Villa Borgognoni è un luogo ideale per sviluppare queste finalità. Questo monumento vivente che abbiamo adottato ha vissuto e può continuare a vivere ancora di più la sua vocazione di ospitalità: impegno, divertimento e cultura, mettendo insieme persone di tutte le età. Questo, secondo noi, significa difendere una società, una città dal degrado. Un valore che non è in opposizione ai servizi assistenziali forniti dall’ASP, alla quale anzi abbiamo sempre garantito la fruibilità di Villa Borgognoni affinché potesse tenere i propri laboratori e convegni: in tempi di disgregazione sociale, chi lavora per la coesione e la valorizzazione della comunità svolge, da un’angolazione diversa, un’opera altrettanto importante di chi dà servizi».
Di tutt’altro parere il sindaco Massimo Bacci: «C’è una questione prioritaria che è quella dei lavori di manutenzione e adeguamento della Casa di Riposo. Sonderemo poi quelle che sono le possibilità di un ritorno all’attività ricettiva che, va ricordato, non cessa ora ma è terminata già da quattro anni. Verificheremo a quel punto l’opportunità di aprire un nuovo bando per la gestione dell’ostello».