JESI – «Dopo le ennesime posizioni espresse dalla minoranza politica cittadina e relative alla procedura avviata da Edison in Provincia per richiedere l’autorizzazione all’insediamento di un impianto di rifiuti alla Zipa, voglio di nuovo rivolgermi alla città per tranquillizzare tutte e tutti».
Così il sindaco Lorenzo Fiordelmondo che aggiunge: «Il Comune di Jesi sta operando, tecnicamente e politicamente, nel pieno rispetto della legge e delle procedure. Il Comune di Jesi non ha espresso alcun parere in alcuna circostanza relativa all’impianto, né ha autorizzato nulla. La realizzazione dell’impianto di pulizia dei terreni è ad oggi una sola istanza promossa da Edison, rispetto alla quale saremo chiamati a dare un giudizio urbanistico ed ambientale, solo tra alcuni mesi. Proprio per questo, subito dopo la comunicazione dell’apertura del procedimento di valutazione ambientale in Provincia, abbiamo dato avvio un confronto nelle sedi istituzionali preposte, commissioni e consiglio comunale. Apriremo l’esame della situazione anche con la nostra città. L’unico soggetto chiamato a prendere decisioni sarà il nostro Consiglio Comunale, quando tutto sarà stato approfondito. Ad oggi non c’è nulla che abbia convinto nessuno, anche perché l’istruttoria ambientale formalmente aperta, non ha ancora preso sostanzialmente avvio. Avremo tutto il tempo per un confronto libero e aperto».
«Voglio al contempo tranquillizzare anche il Presidente di Confindustria Ancona Bocchini, visto che rischia di procurare un inutile allarme. A tal proposito gli ricordo che quando c’è stato da dare battaglia, il sottoscritto e chi oggi amministra questa città sono sempre stati in prima linea. E con essi le forze politiche di maggioranza. Lo siamo stati, tanto per restare nel settore produttivo, quando c’era da schierarsi al fianco dei lavoratori della Caterpillar, la multinazionale che dall’oggi al domani ha deciso di smobilitare da Jesi, accompagnati da sole dichiarazioni fuori luogo, che tutti ricordiamo, del presidente di Confindustria. Lo siamo stati pure nella recentissima vertenza CNH, come pure in quella Teamsystem, cercando di mediare tra le esigenze aziendali e le aspettative dei lavoratori, anche qui senza che si sia avvertita una sola parola, di qualsiasi tenore, del presidente di Confindustria Ancona».
«Accolgo quindi con favore il suo improvviso risveglio ed il suo piglio battagliero contro un insediamento produttivo, ma voglio anche sottolineare che la complessità delle questioni all’agenda di ogni amministrazione pubblica, tra cui il tema della transizione ecologica e delle sue possibili applicazioni, non necessita né di approssimazione, né di un’evidente ed ancor più inutile strumentalizzazione. Approfondiremo insieme alla città ogni dettaglio e nessuno autorizzerà nulla se non saremo sicuri di un vantaggio per Jesi, sociale e produttivo, soprattutto rivolto alle nostre giovani generazioni».