Jesi-Fabriano

Jesi, imprenditori al palascherma per conoscere il segreto dei fioretti più vincenti al mondo

L'occasione voluta da The European House Ambrosetti. Giovanna Trillini, Annalisa Coltorti, Maria Elena Proietti e il neo CT della Nazionale di fioretto Stefano Cerioni, hanno risposto alle domande su motivazione e capacità di scoprire e coltivare eccellenze

L'appuntamento al palascherma di Jesi

JESI – La prestigiosa organizzazione di eventi The European House Ambrosetti, nel programma di “Aggiornamento Permanente”, ha scelto il palascherma di Jesi per raccontare alla platea di imprenditori presenti la storia e i successi del Club jesino. La domanda ricorrente è stata “Perché a Jesi e perché Jesi”. Quali sono i motivi alla base degli incredibili successi?

L’appuntamento al palascherma di Jesi

La manifestazione, patrocinata dal Comune di Jesi, in collaborazione con Confapi Ancona ha visto la presenza degli olimpionici  jesini che hanno raccontato aneddoti e le loro esperienze sportive. Intervenuto anche l’assessore allo sport Ugo Coltorti con un’illustrazione sul come la pratica sportiva, a Jesi, abbia tradizioni secolari e sulla determinazione scritta nel DNA jesino, due caratteristiche che hanno sicuramente contribuito a creare le condizioni per far nascere tante eccellenze sportive.

Giovanna Trillini, Annalisa Coltorti, Maria Elena Proietti e il neo CT della Nazionale di fioretto Stefano Cerioni, hanno risposto alle domande degli imprenditori presenti su temi quali la motivazione e la capacità di scoprire e coltivare le eccellenze degli atleti.

L’appuntamento al palascherma di Jesi

Un bellissimo pomeriggio dove i partecipanti si sono emozionati e hanno scoperto tanti aspetti del Club e della sua storia, spesso sconosciuti e comunque sempre unici e stimolanti.

«Siamo stati onorati dalla scelta di The European House Ambrosetti di venire a Jesi per scoprire cosa ci sia alla base dei nostri successi – dice il presidente del Club Maurizio Dellabella – è l’inizio di un percorso di comunicazione rivolto a far scoprire al territorio un fenomeno unico e conosciuto in tutto il mondo che, ad oggi, attrae l’attenzione della cittadinanza e dei ragazzi solo durante le Olimpiadi».