JESI – Imr ex Caterpillar, spuntano 26 esuberi rispetto a quelle che dovevano essere i rientri al lavoro nella fabbrica di via Roncaglia. È quanto emerso dall’incontro in Regione che questa mattina 20 marzo ha visto l’azienda presentare il piano industriale. «Preoccupazione», quella che viene espressa da Palazzo Raffaello, che fa sapere: «La Imr ha presentato il piano industriale triennale che prevede l’impiego di 65 lavoratori, il che comporterebbe per i sindacati un esubero di 26 unità per i quali si potrebbe prospettare o l’accompagnamento al pensionamento oppure il licenziamento su base volontaria». Un brutto colpo per quelle che erano le speranze per una realtà storica del tessuto industriale jesino, ex Sima e ora ex Caterpillar.

Al tavolo di confronto, l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi e i rappresentanti sindacali. Novantuno i lavoratori in attesa di reinserimento.
«Non posso dirmi soddisfatto per l’esito dell’incontro – ha detto Aguzzi al termine – Resta la preoccupazione per questi lavoratori. L’azienda ha chiarito che si tratta di un piano industriale che mostra un quadro certo di quali saranno le commesse future per il gruppo e che resta sempre l’impegno ad allocare tutti i lavoratori ma l’attuale crisi dell’automotive che ha portato l’azienda, come ci è stato riferito, a una perdita di 70 milioni di fatturato in tre anni, non consente di dare altre risposte».
«Da parte di questo assessorato – ha continuato Aguzzi – è stata avanzata all’azienda la richiesta di fare ulteriori valutazioni per verificare la possibilità di accrescere i margini per il reimpiego dei lavoratori. Mi è stato chiesto dalle organizzazioni sindacali di interessare della vicenda anche il ministero, presso il quale era stata portata avanti e poi era conclusa la vertenza. Mi assumerò questo impegno e nel frattempo ho invitato le due parti a proseguire con le trattative».
Imr ex Caterpillar, la vicenda
Poco prima di Natale scorso Imr, che ha rilevato il sito produttivo abbandonato da Caterpillar nel 2021, aveva annunciato la messa in discussione del piano industriale che era stato annunciato e la richiesta di prorogare fino al 24 maggio prossimo la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori coinvolti. L’ambizioso piano che era stato originariamente presentato nel 2022, all’esito della lunga mobilitazione delle maestranze Caterpillar e, al loro fianco, del territorio, parlava addirittura non solo di riassorbire i 179 dipendenti a tempo indeterminato coinvolti dalla vertenza (ma solo in 103 accettarono poi il passaggio in Imr) ma di arrivare oltre, fino a impiegare 197 persone.