Jesi-Fabriano

Jesi, in aumento i costi di riqualificazione di piazza Colocci

L'amministrazione Bacci dovrà investire ulteriori risorse al fine di preservare i ritrovamenti archeologici, che saranno ricoperti per realizzare la nuova pavimentazione

Gli archeologi Matteo Tadolti e Alessandro Biagioni all'opera nel sito di Piazza Colocci
Gli archeologi Matteo Tadolti e Alessandro Biagioni all'opera nel sito di Piazza Colocci

JESI – L’intervento di riqualificazione di piazza Colocci richiederà 250 mila euro. E non più 200 mila. Ciò a causa dei ritrovamenti archeologici e dei costi sostenuti per gli scavi e le relative indagini. Il consiglio comunale, in programma giovedì 23 novembre, dovrà approvare la variazione al programma annuale delle opere pubbliche, proprio a seguito dell’incremento dell’investimento da effettuare per il restyling del “salotto” urbano di fronte a palazzo della Signoria.

«Durante gli scavi archeologici  eseguiti in fase di avvio dei lavori – spiega la Giunta -, così come richiesto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono emersi rinvenimenti non individuati in sede di indagine georadar e pertanto non ipotizzabili preventivamente che hanno imposto, oltre ad una temporanea sospensione dei lavori per consentire una più approfondita riflessione sulle attività da intraprendere, una serie di scavi aggiuntivi sotto la guida della Soprintendenza ed il controllo di un Archeologo nominato dall’Ente tesi a datare i rinvenimenti ed a ricostruirne le origini. Al termine degli scavi archeologici, sebbene eseguiti su un’area d’intervento ancora parziale, si sono svolti una serie di incontri con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche durante i quali sono state definite le modalità di chiusura degli scavi e di protezione delle murature rinvenute finalizzate alla tutela e salvaguardia dei reperti archeologici emersi».

Ecco, nel dettaglio, cosa si farà in piazza Colocci: «Protezione di tutte le murature rinvenute con geotessile anticontaminante da stendere in doppio/triplo strato sia sulle pareti verticali che sulle creste delle murature – evidenzia sempre l’amministrazione – Riempimento degli scavi con materiale drenante (ghiaia di fiume lavata) e adozione di tutti gli accorgimenti necessari ad evitare di sovraccaricare le creste delle murature». Interventi che richiederanno, appunto, ulteriori 50 mila euro di spesa.