JESI – «Non vediamo l’ora di scendere in campo. Speriamo che sabato arrivi al più presto e di fare una grande prestazione». Così Sara Barattin, 30 anni, trevigiana, mediano di mischia e, con 67 presenze in azzurro alle spalle, capitano della Nazionale italiana di rugby femminile che, sabato 4 febbraio alle 15, fa il suo esordio nel Sei Nazioni 2017 contro il Galles allo stadio Pacifico Carotti di Jesi. Un evento per il quale sono già 2.800 i biglietti venduti, che sarà trasmesso in diretta tv (è la prima volta per il Sei Nazioni femminile) in Italia su Eurosport 2 e in Galles sulla Bbc e che catapulterà ancora una volta la città sulla ribalta del grande sport internazionale. Nella Sala Maggiore del Palazzo della Signoria, le azzurre di coach Andrea Di Giandomenico hanno presenziato al lancio ufficiale di Italia- Galles. Fra di loro una sola marchigiana: Lucia Gai, 25 anni, pesarese, pilone del Valsugana Padova con alle spalle 47 presenze in Nazionale. «Una emozione speciale per me questa partita nelle Marche – dice Gai – spero vengano in tanti a seguirci anche dalla mia città. Daremo il massimo». In una zona d’Italia tradizionalmente votata al rugby come il trevigiano, capitan Barattin ha iniziato con la palla ovale in un torneo scolastico alle medie e poi non ha più smesso. Per Lucia Gai la passione è nata seguendo quella del padre. E ora eccole in azzurro, in un gruppo che nel Sei Nazioni ha negli ultimi anni fatto meglio dei colleghi uomini: quinte l’anno scorso, terze nel 2015.
Dice il tecnico Di Giandomenico: «Anno importante questo per il movimento femminile, con la World Cup in agosto e il salto di qualità in termini di attenzione da parte delle tv. Con il Galles sarà la partita del debutto nel Sei Nazioni 2017, loro come noi sono una squadra determinata. Ce la giocheremo a viso aperto».
Presenti al lancio dell’evento l’assessore allo sport Ugo Coltorti, il presidente regionale della Federazione Rugby Maurizio Longhi, il presidente della Rugby Jesi ’70 Luca Faccenda, il presidente della sezione Avis di Jesi Bruno Dottori che collabora alla manifestazione collegata “Cuore Sportivo” e Alessandro Cossu, direttore generale della Jesina Calcio femminile coinvolta a nella tre giorni di sport in rosa al Carotti.