Jesi-Fabriano

“Buone nuove”, inaugurate cucina e mensa all’ospedale Carlo Urbani (La fotogallery)

Saranno operative dal prossimo 3 marzo, una trentina i dipendenti per 206 mila pasti all'anno. Al taglio del nastro il governatore Luca Ceriscioli, i direttori Asur e Area Vasta, Alessandro Marini e Maurizio Bevilacqua, il direttore della Markas, Armin Boschetto, il sindaco di Jesi Massimo Bacci e il vecovo, don Gerardo Rocconi

Il taglio del nastro con il Governatore Luca Ceriscioli, Virginia Fedele, direttrice sanitaria dell'ospedale, Enzo Giancarli, consigliere regionale e il sindaco di Jesi Massimo Bacci
Il taglio del nastro con il Governatore Luca Ceriscioli, Virginia Fedele, direttrice sanitaria dell'ospedale, Enzo Giancarli, consigliere regionale e il sindaco di Jesi Massimo Bacci

JESI – Più di 206 mila pasti l’anno a degenti e dipendenti del polo ospedaliero “Carlo Urbani”, oltre ai presidi sanitari e residenziali di Area Vasta 2, per un investimento di un milione e 250 mila euro.

Questi i primi numeri della nuova cucina con servizio mensauna trentina i dipendenti che vi operano – inaugurate stamattina, 21 febbraio al piano terra e che, finalmente chiude definitivamente i conti con la vecchia struttura di viale della Vittoria.

Qualche giorno ancora, e poi, da sabato 3 marzo, i primi piatti partiranno dall’interno della struttura ospedaliera inaugurata a sua volta nel 2014.

Nell’atrio dell’ospedale, prima del taglio del nastro, sono intervenuti il governatore, Luca Ceriscioli, il direttore generale dell’Asur, Alessandro Marini e quello dell’Area Vasta, Maurizio Bevilacqua, il direttore di produzione food della Markas – azienda di Bolzano che gestirà il servizio ristorazione sino al 2028 – Armin Boschetto, il sindaco Massimo Bacci, il vescovo della diocesi, don Gerardo Rocconi.

LE “BUONE NUOVE” , IL VECCHIO OSPEDALE E IL MURRI

Buone nuove” recitava il cartello apposto per ricordare l’evento perché «si tratta dell’ultimo tassello – ha spiegato Bevilacqua – di un’offerta molto qualificata. Questa struttura, nel complesso, è un contenitore perfetto dove operano ottimi professionisti, cinque sono le procedure attivate per la sostituzione di primari che vanno in pensione, e anche il livello di accoglienza si innalza in questo presidio che farà parte di una serie di reti cliniche. Certo, ci sono cose da migliorare, spazi da adeguare, come il pronto soccorso, ma lo faremo, lo stiamo facendo».

Anche Marini ha posto l’accento sul fatto che «le cose compiute sono sempre buone, abbiamo chiuso un cerchio dal trasferimento definitivo del novembre 2014 perché oltre all’aspetto sanitario anche l’ospitalità deve essere alta, a livelli di eccellenza».

Il direttore generale dell’Asur ha poi annunciato che «tra pochi giorni inizierà la rimozione della pavimentazione nel vecchio ospedale, quindi attiveremo la fase della demolizione. In questo caso vanno tarati bene i tempi perché la struttura è in centro città e dovremo ridurre al minimo gli inconvenienti che potrebbero crearsi. Nel contempo c’è la progettazione per il recupero della struttura del Murri, un intervento importante per dare spazio alle attività di questo ospedale come complesso integrato per aumentarne qualità e potenzialità».

In una struttura punto di riferimento, costata 70,6 milioni di euro, con 284 posti letto e 5 sale operatorie con tecnologie all’avanguardia, 11 mila ricoveri, 35 mila accessi al pronto soccorso all’anno, «i lavori non possono finire mai – ha sostenuto il governatore Ceriscioli – perché tutto va aggiornato, in quanto cambiano le esigenze e le necessità visto che siamo la regione più longeva d’Italia. Quindi continueremo con gli investimenti. E va rimarcata la sensibilità che ruota attorno a tutto questo, in quanto l’aspetto umano è determinante: questa è una macchina che deve sempre funzionare in H24 e il servizio cucina-mensa è molto importante, come importante è il fatto che l’Amministrazione cittadina si sia già attivata per reperire nuovi posti auto».

GUARDARE AVANTI

Nel suo intervento il sindaco Massimo Bacci è stato molto chiaro: «Abbiamo collaborato e continueremo a farlo con lo stesso spirito critico se necessario. Ci preoccupa, infatti, ancora, la situazione di Broncopneumologia accorpata e la realizzazione delle reti cliniche».

Ma bisogna «non fermarsi, guardare sempre avanti e in questa ottica stiamo espletando, in collaborazione con l’Asur, quanto necessario per ampliare il parcheggio. Considerando, poi, che il vicino interporto sarà sede della logistica del farmaco regionale l’ospedale diventa sempre più punto di riferimento territoriale».

Chiamato a intervenire anche il vescovo, che ha esordito con una battuta: «Non mi intendo di cucine. Ma una cosa voglio dirla: voglio ringraziare quanti si adoperano nello stare accanto ai degenti. C’è bisogno di un tocco di umanità di fronte alla malattia e qui accadono spesso anche cose belle. Il mio pensiero affettuoso lo rivolgo ai 150 volontari dell’Avulss, associazione che opera a Jesi da 30 anni, per la loro opera di vicinanza continua nel somministrare anche i pasti a quanti non hanno assistenza».

CUCINA E MENSA

Nel dettaglio, come ha spiegato il direttore produzione food della Markas, Armin Boschetto, tra le novità del progetto c’è l’alimentazione elettrica ecosostenibile pensata per ottimizzare il consumo energetico, le zone di lavorazione dei cibi dedicate per evitare ogni contaminazione, come l’area riservata alla preparazione dei pasti per celiaci. Gli ambienti, inoltre, sono stati progettati per soddisfare gli standard di sicurezza e le norme antisimiche.

Particolare attenzione alla realizzazione dei menù da inserire nella dieta dei degenti come per i dipendenti. I collaboratori dell’azienda ospedaliera avranno a disposizione l’area mensa self service, il free beverage a libero consumo e la zona relax esterna per l’estate.

«Utilizzeremo prodotti freschi a chilometro zero – ha sottolineato Boschetto – privilegiando aziende e fornitori del territorio, con un controllo costante degli standard igienici».

I pasti oltre che al “Carlo Urbani” saranno destinati anche all’ospedale di comunità di Cingoli, Rsa di Montecarotto, struttura residenziale riabilitativa di Jesi.