JESI – Vicinanza e grande commozione da parte delle Segreterie provinciali dei sindacati, unitamente alle Rsa di stabilimento CNH Industrial dove questa mattina, 19 gennaio, un operaio 55enne ha perso la vita cadendo dal tetto. I sindacati esprimono il loro profondo dolore e la massima vicinanza alla famiglia del lavoratore di una ditta esterna adibita alla manutenzione all’interno del sito produttivo, coinvolto nell’infortunio mortale.
«Le Organizzazioni Sindacali – fanno sapere in una nota – hanno chiesto all’azienda la messa in libertà di tutte le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento per l’intera giornata di oggi, in segno di cordoglio. L’azienda ha immediatamente accolto la richiesta e tutte e tutti hanno lasciato lo stabilimento. Ora gli organi competenti avranno il compito di fare chiarezza sulla esatta dinamica di quanto avvenuto. Ancora un incidente, ancora un infortunio mortale. Questa situazione nel nostro paese è diventata inaccettabile. Fim Fiom Uilm Aqcf ribadiscono che la salvaguardia della vita e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori deve essere un dovere dello Stato, delle istituzioni e delle associazioni Industriali. La cultura della salute e sicurezza – proseguono i sindacati – deve essere un patrimonio comune e le risorse utilizzate anche in formazione non possono essere considerate costi ma investimenti per il futuro del nostro Paese».
Incidente mortale Cnh, il sindaco Fiordelmondo
Pronta anche la reazione del sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo: «Un’altra morte sul lavoro. È accaduto questa mattina nello stabilimento della Cnh di Jesi. Con profondo sconcerto ho appreso questa terribile notizia e mi stringo al dolore della famiglia dell’uomo, lavoratore di una ditta esterna adibita alla manutenzione del sito produttivo. Raccolgo con preoccupazione un dato di fatto che, al netto delle dinamiche che stanno raccogliendo le autorità competenti, ritengo inaccettabile. Daremo la massima attenzione e sostegno ad ogni impulso necessario al superamento di un dato ancora purtroppo presente ed allarmante», conclude il primo cittadino.