JESI – “Amazon: un’occasione per riprogettare il territorio”. Ad organizzare l’incontro, fissato giovedì prossimo 13 giugno alle 16,45 a Palazzo dei Convegni, sono le liste civiche di opposizione Jesiamo, Patto per Jesi, Per Jesi. Temi: intermodalità, lavoro, sociale, ricollegati all’hub Amazon in via di completamento alla Coppetella e che potrebbe avviare l’attività nella primavera del 2025. Con l’introduzione e i saluti istituzionali di presidenti di Regione e Provincia – Francesco Acquaroli e Daniele Carnevali, e del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, gli ospiti chiamati a intervenire fanno rumore.
L’ex sindaco Massimo Bacci porterà il suo contributo su “Dalla Delibera di San Floriano ad Amazon in Vallesina”; Anna Masutti, Docente dell’Università di Bologna, parlerà de “L’intermodalità quale elemento di sviluppo territoriale”. Arriverà addirittura l’a.d. di Rfi Gianpiero Strisciuglio, per discutere de “Le Marche e le infrastrutture”. E si pensa al dibattito legato a mobilità e trasporto su gomma/rotaia per l’hub Amazon che tanto, e anche accanitamente, sta facendo discutere. Mario Baldassarri, Presidente di Istao, discuterà de “L’importanza delle grandi opere per il collegamento tra Regioni”, per Massimiliano Colombi, Docente di Sociologia, il tema “L’evoluzione dei bisogni dei cittadini di fronte ad un nuovo sviluppo territoriale”. Infine Massimo Stronati, Presidente di Interporto Marche S.p.A., su “Il nuovo corso di Interporto Marche”. A moderare i lavori, Maurizio Socci.
Per le civiche: «È una occasione importante per discutere, riflettere ed approfondire le varie tematiche legate e conseguenti all’insediamento di Amazon a Jesi, il cui esame non potrà non comprendere aspetti fondamentali, ed interessanti Jesi e l’intero territorio della Vallesina e non solo, quali l’intermodalità, il lavoro ed il sociale».
Marialuisa Quaglieri (consigliera comunale Jesiamo) dice: «Incontro esclusivamente tecnico e per avere una visuale su quello che Amazon comporterà per il territorio. Siamo già in ritardo».
Giancarlo Catani (Patto per Jesi) critica: «Dobbiamo essere pronti, per la viabilità non basta pensare ad una stazione ferroviaria passeggeri e c’è la questione casa. Non ci si può aggrappare ai 1.600 appartamenti che sarebbero liberi in città e non vengono affittati ma occorre pensare a più aree edificabili e a costruire o chi arriverà per lavorare andrà ad abitare altrove, nei paesi limitrofi, e non a Jesi». Matteo Sorana (Per Jesi): «Amazon è una grande onda che sta per arrivare su un territorio in parte arido. Il suo effetto può essere benefico ma anche dirompente, rischiamo di esserne travolti se non ci attrezziamo».