JESI – Nessuna replica ufficiale ad Andrea Pieralisi. Dal Comune, nessuno risponde all’imprenditore jesino, che ha chiesto le dimissioni del tecnico che non ha ancora risolto il problema del semaforo di via Paladini, spento ormai da più di un mese. L’amministrazione, però, corre ai ripari, acquistando un regolatore semaforico per sostituire al più presto quello irrimediabilmente danneggiato, compatibile con il nuovo impianto tecnologico da installare a breve.
Continuano a verificarsi incidenti, infatti, a causa della scarsa visibilità dell’incrocio. La segnaletica è stata ovviamente apposta, ma chi arriva dal palazzetto è proprio costretto a raggiungere il centro dell’intersezione stradale per vedere se sopraggiunge qualcuno dalla perpendicolare. Insomma, a prescindere dalle indicazioni, l’attraversamento di quell’incrocio resta particolarmente insidioso.
Via San Francesco è appunto interessata dal progetto di riqualificazione dei semafori a servizio di ciechi e ipovedenti. Saranno cinque i nuovi impianti di ultima generazione, distribuiti lungo questa strada e in viale Verdi; consentiranno di rendere i relativi incroci stradali totalmente privi di barriere architettoniche, in attuazione del Peba (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche). Questo primo intervento sarà realizzato grazie anche a un contributo del Ministero delle infrastrutture che ha inserito Jesi nella graduatoria nazionale, concedendo un finanziamento di 30 mila euro a concorrere sulla spesa di 90 mila euro prevista dal relativo progetto.
I semafori sono quelli di via San Francesco che incrociano via Paladini, viale Verdi e viale della Vittoria, e quelli alle estremità di viale Verdi, che incrociano via Gramsci da una parte e viale Cavallotti dall’altra (oltre ovviamente al già citato incrocio con via San Francesco). Saranno tutti dotati di effetti sonori, mentre il piano di calpestio degli attraversamenti pedonali sarà realizzato con apposite mattonelle tattili-plantari che creeranno superfici in rilievo per consentire alle persone con gravi problemi di vista di orientarsi al meglio.
«È una vergogna che non si riesca ad aggiustare dopo un mese un semaforo in questa città – tuona Andrea Binci, consigliere comunale Pd -. Quanti incidenti ancora dovremo aspettare?». L’esponente di minoranza ha anche presentato un’interpellanza per avere delucidazioni sul ritardo nell’intervento: è in attesa della risposta scritta del Comune.
Per evitare sperpero di denaro pubblico, il Comune ha pertanto acquistato, per circa 4 mila euro, un regolatore semaforico compatibile sia con l’attuale impianto che con il nuovo che si andrà a introdurre. A giorni, il problema all’incrocio dovrebbe essere risolto.
«Arriverà tra una decina di giorni, per l’esattezza lunedì 6 maggio, la nuova scheda per riattivare la centralina del semaforo. Lo ha comunicato la ditta a cui è stata affidata la manutenzione dell’impianto che sarà pertanto messo subito in funzione dal personale tecnico non appena sarà disponibile il pezzo», precisa in una nota l’amministrazione comunale.