Jesi-Fabriano

Jesi, inseguimento alla Zipa e poi gli arresti: sequestrata cocaina

Sequestrati oltre 50 grammi di cocaina, strumenti atti al confezionamento della droga e allo spaccio. Due persone arrestate, una segnalata

Immagine d'archivio

JESI – Due persone arrestate, una segnalata all’autorità giudiziaria, oltre 50 grammi di cocaina sequestrata e materiale per il confezionamento delle dosi. E’ il bilancio della brillante operazione antidroga condotta dagli agenti del Commissariato di Jesi, nell’ambito di rafforzati servizi di controllo del territorio suggeriti dal Questore Pallini e coordinati dal Dirigente, il Commissariato Mario Sica, nella mattinata di sabato 31 luglio.

Anche in questo caso, come spesso accade, fondamentale si è rivelata la collaborazione della cittadinanza: infatti accogliendo le indicazioni di alcuni residenti circa movimenti sospetti nei pressi di un noto bar ristorante jesino, situato nella periferia, gli agenti hanno dato inizio a un mirato servizio di appostamento e osservazione. E hanno constatato che una autovettura di grossa cilindrata si appartava nel parcheggio del bar ristorante: i due occupanti, con atteggiamento circospetto, si intrattenevano per alcuni minuti. Quindi, risaliti in auto, si dirigevano verso una vicina officina meccanica, al momento chiusa al pubblico, entrandovi.  Dopo una permanenza di circa mezz’ora, il veicolo con a bordo i due uomini si dirigeva – percorrendo strade e impegnando rotatorie con modalità consuete di chi vuole verificare di non essere seguito – sino a giungere alla zona industriale Zipa di Jesi. Qui effettuava una breve sosta, ripartendo in direzione della Strada provinciale per Chiaravalle. A quel punto, gli agenti decidono di intervenire e bloccare la vettura sospetta.

L’inseguimento

Coadiuvati da altre pattuglie, hanno iniziato a seguire la vettura in fuga, che alla vista della pantera della Polizia, ha cercato di accelerare per seminarla. Tra rocambolesche manovre, lampeggianti e sirene accesi, l’inseguimento si è protratto fino a via Fontedamo, dove le volanti sono riuscite a bloccare la vettura. Intimato l’alt ai tre occupanti (il terzo era salito lungo la marcia nella zona Zipa), sono stati fatti scendere per un controllo. Il loro atteggiamento guardingo e di estremo nervosismo, ha indotto gli operanti ad approfondire il controllo. Dalla perquisizione veicolare infatti, sotto il tappetino del sedile anteriore del passeggero sono stati rinvenuti alcuni contenitori, uno dei quali risultava essere pieno di una sostanza polverosa di colore biancastro, che il successivo Narcotest ha confermato essere cocaina, per un peso netto complessivo di 50 grammi.

La perquisizione

La perquisizione è stata quindi completata presso il Commissariato, dove i tre soggetti e la loro vettura sono stati condotti. All’interno del veicolo, celato sotto un sedile, veniva anche rinvenuto un rotolo di carta alluminio ad uso alimentare ed altri oggetti utilizzati per il taglio e il confezionamento di stupefacenti. Le perquisizioni, estese anche alle residenze dei tre, con l’ausilio delle Unità Cinofile della Polizia di Stato specializzate nella ricerca di stupefacenti, hanno interessato anche l’officina meccanica coinvolta nella vicenda. In quest’ultima, in particolare, è stata rinvenuta una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina (pari a grammi 0,70) unitamente a carta alluminio, bicarbonato ed altro di norma riconducibile ad attività di taglio e confezionamento di stupefacente.

Gli arresti.

Sono dunque scattati gli arresti per un 23enne (D.R.le iniziali), disoccupato, dimorante a Maiolati Spontini e per il titolare dell’officina meccanica (F.R., 34 anni) dimorante a Jesi, che hanno atteso agli arresti domiciliari l’udienza di convalida che si è svolta questa mattina al Tribunale di Ancona. Il Gip ha convalidato gli arresti e disposto a loro carico una misura cautelare non custodiale. Il terzo occupante (O.W., nigeriano 24enne dimorante a Jesi), salito alla zona industriale Zipa in un secondo momento, è stato invece segnalato all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà in relazione a profili di responsabilità che apparivano attenuati rispetto agli arrestati. Nei suoi confronti la Questura di Ancona procederà nella valutazione della sussistenza delle condizioni che ne possono determinare l’espulsione dal territorio nazionale.

Le indagini

Ma l’operazione non si chiude con gli arresti: sono anzi in corso ulteriori indagini per individuare la filiera destinataria dello stupefacente rinvenuto e sequestrato che appare, per la sua quantità, rivolto ad un rilevante mercato di consumatori del territorio della Vallesina.