JESI – Sarà portato all’approvazione del prossimo consiglio comunale lo scioglimento della Fondazione Colocci, istituita 25 anni fa con l’obiettivo di favorire l’istruzione universitaria, la formazione professionale e la promozione della cultura nella Vallesina.
«La proposta segue l’orientamento espresso all’unanimità dai rappresentanti dei tre soci – Comune, Ubi Banca e Cooss Marche – nel corso dell’ultima assemblea. Una decisione inevitabile tenuto conto che Intesa Sanpaolo, che nel frattempo ha acquisito Ubi Banca, non ha appalesato la volontà di continuare a mantenere il proprio ruolo di socio ed analoga incertezza resta in capo all’altro soggetto privato», fa sapere l’amministrazione comunale.
Che spiega: «Le difficoltà legate alla pandemia che ha ridimensionato fortemente il ruolo delle strutture periferiche a servizio delle università ha fatto il resto, rendendo impossibile garantirne la gestione finanziaria. E questo malgrado il Comune di Jesi, nel proprio bilancio, avesse già previsto per il prossimo triennio i 137mila euro l’anno di quota per l’attività della Fondazione. Proprio in forza di questo, nella delibera che sarà portata alla discussione del consiglio comunale, si manifesta comunque l’interesse dell’amministrazione a non disperdere l’esperienza venticinquennale maturata dalla Fondazione Colocci nello svolgimento delle finalità istituzionali, verificando la possibilità di organizzare, nel nostro territorio, altre iniziative e attività di alta formazione, anche a cura di altri organismi o enti partecipati dal Comune, destinando a sostegno di tali attività le risorse previste nel bilancio di previsione», conclude l’amministrazione.
La Fondazione Colocci era stata costituita nel dicembre 1995 dal Comune con le allora Banca Popolare di Ancona, Banca delle Marche e Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Nel corso degli anni la compagine societaria aveva registrato un sostanziale mutamento, in considerazione dell’evoluzione del sistema bancario con l’incorporazione della Popolare di Ancona in Ubi Banca e l’acquisizione da parte della stessa della nuova Banca Marche, nonché del recesso della Fondazione Cassa di Risparmio. Fatti questi che avevano ridotto a due – Comune e Ubi Banca – il ruolo di soci fondatori, a cui poi si è aggiunta la cooptazione di un nuovo socio nella figura della Cooss Marche.
A marzo del 2019 era stata eletta come presidente Paola Giombini. A novembre dello stesso anno il consigliere di Jesi in Comune, Samuele Animali, chiedeva però chiarezza sul futuro dell’ente.
Sotto il profilo delle attività, dopo una iniziale collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, dal 1996 al 2019 la Fondazione Colocci è diventata sede staccata del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata con cui ha gestito corsi universitari triennali e specialistici. L’attività è successivamente proseguita con corsi di formazione professionale, convegni e master, l’ultimo dei quali con l’Università di Camerino.
Con l’approvazione della delibera di Consiglio comunale, pertanto, si autorizza il rappresentante legale del Comune di Jesi a partecipare all’assemblea straordinaria convocata per il 10 febbraio e ad esprimersi favorevolmente in ordine allo scioglimento ed alla messa in liquidazione della Fondazione Colocci.