JESI – Statua arretrata, edicola rimossa e, se possibile, abside di San Niccolò liberato. Questo prevede il progetto complessivo riguardante la nuova piazza Pergolesi, il cui cantiere dovrebbe essere avviato entro l’inverno. «Sono convinto che essa possa diventare la più bella piazza d questa città», sostiene il sindaco Massimo Bacci.
Si dà finalmente seguito, dopo più di dieci anni, al concorso di idee che era stato attivato per ridisegnare il cosiddetto “salotto buono” di Jesi, comprendente Corso Matteotti, piazza della Repubblica e, appunto, l’area di fronte alla chiesa delle Grazie. Si parte proprio da qui. Il progetto, come rimarcato in più occasioni dall’amministrazione, non sarà stravolto. «Non può esserlo – spiega il Primo Cittadino -. Si inficerebbe l’esito del concorso di idee e dovremmo ripartire da zero, oltre probabilmente a dover pagare un indennizzo allo studio risultato vincitore. Potremmo fare solo aggiustamenti, insomma, che non lo stravolgano». L’intervento richiederà circa 600 mila euro.
La statua dedicata al compositore, che tante polemiche ha suscitato in campagna elettorale, verrà dunque arretrata, anche se potrebbe essere riposizionata leggermente più avanti rispetto alle previsioni progettuali che la indicano quasi a ridosso della carreggiata. Non ci sarà più, invece, salvo ripensamenti, l’edicola. «Ci stiamo confrontando con i gestori, la concessione per l’occupazione di suolo pubblico è scaduta», evidenzia sempre Bacci. Non si esclude la collocazione in sede fissa. E poi c’è San Niccolò, la chiesa sconsacrata che l’amministrazione vorrebbe valorizzare liberando l’abside, ma ciò sarà piuttosto complicato da realizzare.