JESI – Continuano a far discutere i lavori sul cavalcavia di via Gramsci, riflessi su viabilità e attività cittadine della parziale chiusura al traffico di viale della Vittoria e realizzazione delle due “bretelle” attivate per cercare di ridurre un poco i disagi.
A richiamare l’attenzione in particolare sulla bretella di via Rinaldi, dove il senso di marcia abituale è stato invertito per consentire, in direzione di Roma, di accorciare il tragitto per chi lascia viale della Vittoria imboccando via San Pietro Martire e lo riprende a monte del cavalcavia, la raccolta firme fra i residenti della zona per protestare contro pericoli e disagi creati dall’aumento del traffico.
Solidarizzano coi firmatari, dall’opposizione, Orizzonte Jesi e Riformisti per Jesi: «Siamo venuti a conoscenza del fatto che è stata depositata in Comune una raccolta firme, messa in atto spontaneamente dai residenti della zona di via Rinaldi per porre l’attenzione sulle criticità emerse a seguito delle modifiche alla viabilità attuate dall’Amministrazione Comunale per i lavori sul cavalcavia di viale della Vittoria. Vogliamo confermare il nostro pieno sostegno ai residenti, promotori dell’iniziativa, che in questo modo hanno voluto esprimere perplessità e delineato i disagi che si sono concretizzati nella zona interessata, ricercando un confronto con l’Amministrazione Comunale che, preliminarmente, non c’è stato. Ci auguriamo che questa richiesta di confronto venga accolta, in linea con i principi di partecipazione e attenzione, di cui l’attuale maggioranza di governo ha tanto parlato in campagna elettorale e che sembra aver dimenticato».
Le due “bretelle”, il sindaco Fiordelmondo
Di recente in Consiglio il sindaco Lorenzo Fiordelmondo aveva parlato di «misure eccezionali e straordinarie, messe in atto dopo verifiche e con studio e applicazione non improvvisati».
«Grazie a tutti gli uffici e alla Polizia Locale per l’aiuto nella gestione di un disagio certo importante ma che consentirà alla fine di avere un risultato significativo sul fronte della sicurezza» ha aggiunto il primo cittadino.
In direzione Ancona dalla scorsa settimana è stata aperta la gimkana – disegnata con new jersey in plastica e dal limite di velocità fissato ai 10 chilometri l’ora, che consente sia pur in misura ridotta il passaggio sotto l’arcata laterale destra del cavalcavia e dunque di proseguire lungo viale della Vittoria. Autobus e mezzi pesanti sono però naturalmente esclusi da questa possibilità e, giunti in direzione Ancona all’altezza del cavalcavia debbono, all’incrocio semaforico che precede il ponte, obbligatoriamente voltare a sinistra per viale Papa Giovanni XXIII. Qui è stato ripristinato l’impianto semaforico all’incrocio. Da sabato scorso poi riaperto il passaggio pedonale sopra il cavalcavia che collega centro e via Gramsci.
Lavori al cavalcavia, «sostegni per le attività»
Dall’opposizione intanto Patto per Jesi ha chiesto «misure di sostegno per le attività interessate dal blocco del traffico lungo viale della Vittoria» e di valutare «modalità economico- fiscali, quali riduzione, sospensione, spostamento di tasse o contributi, che possano coprire o diminuire in tutto o in parte il danno economico che gli operatori subiranno dall’intervento». I lavori sul cavalcavia comporteranno «il blocco totale del passaggio delle auto attraverso l’arteria vitale per il traffico cittadino dirottato altrove, sperando che il termine di fine lavori possa essere rispettato, anche se per questo ci sono seri dubbi». E dunque «il blocco comporterà – evidenzia Patto per Jesi – per gli operatori economici del viale e delle zone limitrofe gravi danni per la probabile, quasi certa, riduzione del giro di affari».