JESI – Lavori per circa 9 mila euro per un migliore utilizzo dell’immobile comunale di Via Roncaglia che ospita il Centro per l’autismo Azzeruolo e portarlo prima o poi alla sua piena operatività: servono interventi su fognature, vetri e anche abbattere una costruzione nei pressi della struttura.
Il Comune di Jesi si è già affidato a due ditte locali. «Per un migliore utilizzo dell’immobile– spiegano dagli uffici- si rendono necessari e urgenti alcuni interventi di miglioramento: il rifacimento del tratto terminale del sistema fognario al fine di evitare continui intasamenti degli scarichi; la demolizione di un accessorio agricolo che, posto nelle immediate vicinanze della struttura principale, rischia di provocare danni a persone e cose in caso di vento forte o di crollo; la sostituzione di tutti i vetri frangibili degli infissi con altri di tipo “antisfondamento” o di sicurezza al fine di tutelare l’incolumità degli operatori ed ospiti». Criticità che richiedono «un intervento solerte di ripristino delle condizioni di sicurezza».
Un mese fa si è riusciti a scongiurare all’ultimo il rischio che il Centro, dopo il primo anno di sperimentazione, chiudesse. La Regione ha prorogato fino alla fine del 2020 la sperimentazione e la cooperativa affidataria della gestione annuale ha accettato, dopo una iniziale risposta negativa, di andare avanti fino alla conclusione dell’anno, a condizione di alcuni accorgimenti tecnici e organizzativi e di limitarsi per ora ad ospitare nel Centro solo quattro persone invece delle nove previste originariamente.
«Porteremo avanti con tenacia l’impegno a continuare a garantire i servizi indispensabili agli utenti del Centro per l’autismo Azzeruolo- dice il sindaco Massimo Bacci- l’abbiamo voluto fortemente a Jesi. Abbiamo ottenuto una proroga, almeno fino a dicembre per poi decidere, insieme a Regione e Asur, come poter garantire i servizi indispensabili agli utenti».