Jesi-Fabriano

Jesi, lavori di Corso Matteotti: completata la condotta idrica

Terminati i lavori dei sottoservizi, si procederà con la pavimentazione della strada, rimuovendo l’asfalto e adottando tutti gli accorgimenti tecnici per la posa in opera della pietra

Il cantiere su Corso Matteotti

JESI – Proseguono nel rispetto del cronoprogramma previsto i lavori di
ripavimentazione di Corso Matteotti.
Dopo le prime due settimane, la ditta che ha in appalto l’opera, ha già completato la posa in opera delle condotte dell’acquedotto in tutti i primi 100 metri di cantiere. Da lunedì cominceranno i lavori di rifacimento anche delle condotte fognarie nel medesimo tratto.

Terminati i lavori dei sottoservizi, si procederà con la pavimentazione della
strada, rimuovendo l’asfalto e adottando tutti gli accorgimenti tecnici per la posa in opera della pietra. Questo primo cantiere durerà fino a metà aprile, dopodiché si procederà negli altri tratti del Corso previsti, dall’incrocio con via Mura Occidentali da una parte, fino a quello con Via Mazzini dall’altra.

Relativamente all’utilizzo della pietra, l’Area Servizi Tecnici del Comune chiarisce che quella comunemente utilizzata nelle nostre cittadine e borghi storici della Vallesina è l’arenaria. È la stessa pietra con la quale era stata
pavimentata originariamente Piazza Pergolesi e con cui poi, per coerenza
storica e tipologica, è stata ripavimentata. La scelta della pietra è stata decisa con il supporto della Sopritendenza, nel cui parere veniva prescritto l’utilizzo di pietra del tipo locale. «Va chiarito – si specifica – che l’arenaria è una pietra naturale sedimentaria composta di granuli dalle dimensioni medie di una sabbia. I granuli possono avere varia composizione mineralogica che ne determinano anche le caratteristiche cromatiche, che possono sfumare dal giallo al grigio. Anche i conci in arenaria di Piazza Indipendenza, ad esempio, presentano contemporaneamente sfumature delle due tonalità essendo un carattere specifico della pietra stessa che viene evidenziato nel taglio a lastre. Nel trascorrere degli anni lo sporco che si accumula, in particolare derivante dal transito dei mezzi, conferisce a questa pietra una patina grigiastra che annulla proprio la stonalizzazione tipica della pietra naturale. Quello che per alcuni sembra un difetto è invece un elemento peculiare che, nel montaggio della pavimentazione a grandi lastre, viene valorizzato».