JESI – Lavori all’ex Filanda Girolimini, l’assessore Roberto Renzi non nasconde le preoccupazioni. A sollecitarlo, oggi in consiglio comunale, è stato Lorenzo Fiordelmondo del Pd con un’interrogazione. Una seduta avviata all’insegna del compianto Pino Gullace attraverso la proiezione di un suo monologo in teatro, prima del minuto di silenzio e di un lungo applauso in streaming del civico consesso.
Quindi, si è passati a trattare la questione filanda di via Roma-via Asiago. «Manifestiamo preoccupazioni per lo stato di quell’area, di proprietà totalmente privata – le parole dell’assessore Renzi -. Gli interventi sono al momento sospesi e abbiamo legittimi limiti a intervenire per condizionare scelte e volontà privati. Ho personalmente contattato i proprietari, ad ogni modo, che hanno evidenziato le loro difficoltà, anche a causa della crisi edilizia. Sostengono che stanno facendo il possibile per riavviare il cantiere. Naturalmente, ho specificato l’esigenza di mantenere in sicurezza l’area, essendo già divenuto in passato un luogo di rifugio di personaggi poco apprezzabili. Continueremo a monitorare la situazione, anche accogliendo i timori e le segnalazioni dei residenti della zona, e ricontatterò personalmente la proprietà a breve per ottenere aggiornamenti». Fiordelmondo, dal canto suo, ha specificato che il Comune può comunque far valere le proprie ragioni in merito alla salubrità dell’area del cantiere e del relativo degrado.
Un confronto anticipato dal Question Time con i cittadini. A presentare un’istanza, il professor Giuseppe Di Lucchio in merito alle biciclette che transitano sui marciapiedi di Corso Matteotti a ridosso del cantiere. L’ex presidente circoscrizionale ha stigmatizzato il comportamento pericoloso di alcuni che, con le due ruote, hanno urtato i pedoni. A tale proposito, l’assessore Cinzia Napolitano ha anticipato che verranno affissi cartelli per vietare il transito delle biciclette sugli stessi marciapiedi. «Chi è in bici, dall’inizio alla fine del cantiere, dovrà scendere e trasportarla a piedi».