JESI – “Storia di un Sindaco calciatore. Cronaca di 8 anni di amministrazione (1994-2002)”. È il libro scritto da Marco Polita, l’ex primo cittadino di Jesi, già in vendita nelle librerie Incontri e Mondadori. Presidente della Jesina Calcio fino a giugno 2018, il noto avvocato ha ripercorso gli anni della sua giovinezza, raccontando l’esperienza sportiva fuori regione e la militanza politica, così da poter contestualizzare l’impegnativo incarico amministrativo in municipio, durato ben due mandati. Non mancano aneddoti, accanto alle riflessioni personali relative alle questioni principali di quegli anni. Edito dalla casa editrice Raffaello, il libro verrà presentato ufficialmente l’8 novembre, ore 17.30, a Palazzo dei Convegni.
«Da quando ho smesso di fare il dirigente sportivo – osserva Polita -, mi son ritrovato ad avere sabati e domeniche abbastanza liberi. Ho deciso pertanto di mettermi a lavorare su queste memorie. Ho ritenuto interessante e opportuno dare una testimonianza della mia esperienza amministrativa a Jesi. È stata la Raffaello, che ringrazio, a trasformare il manoscritto in libro. Chiaramente, sono partito dalla mia esperienza sportiva per raccontare la mia formazione, politica e non».
«Facevo il calciatore – ricorda l’ex sindaco di Jesi -. Quando sono andato ad abitare a Milano per inseguire il mio sogno sportivo, ho iniziato a frequentare il movimento studentesco, le cui battaglie mi hanno indubbiamente condizionato. La mia militanza politica è iniziata in quel momento. Mi sono quindi trasferito a Bologna per studiare Giurisprudenza e nel 1994 mi hanno proposto di candidarmi alla guida della città. È stato un onore, venivo dalla cosiddetta società civile, non lo avrei mai pensato. Nel libro racconto Jesi, ma anche quel periodo di storia italiana, senza tralasciare i passaggi salienti della mia vita amministrativa e le vicende più importanti, dall’ospedale al centro storico, fino al depuratore e alla Turbogas. Oltre, ovviamente, a episodi più “leggeri”».
Nessun rimorso. «Rifarei tutto – ammette l’avvocato -, a partire dal sindaco. È stata un’esperienza bellissima, ringrazio di cuore i colleghi di giunta e i dipendenti del Comune, che mi hanno sostenuto in momenti molto difficili. Ero un neofita, di fatto. Il mio auspicio è che i giovani tornino a impegnarsi in politica. Perché è facile dire agli altri che sbagliano se poi non ci si prende la responsabilità di mostrare cosa si può fare».