JESI – Profondo cordoglio in città e nel mondo della scuola per la scomparsa improvvisa del professor Maurizio Burattini, 76 anni, ex insegnante di Filosofia al Liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Jesi e all’Istituto Magistrale Statale (oggi Liceo delle Scienze umane, ndr.). Il professore, stimato uomo di cultura, aveva insegnato al liceo jesino dal 1983 al 2009, anno in cui è andato in pensione. Si è spento il giorno di Natale a causa di una rapida, spietata malattia, che lo ha strappato all’amore dei suoi cari gettando nello sconforto quanti lo conoscevano. Lascia nel dolore la moglie Maria Luisa Rossetti, i figli Maria Chiara e Giovanni, il genero Cristian e la cognata Delia, i parenti e anche tantissimi ex colleghi insegnanti ed ex studenti, che lo ricordano con affetto e commozione, ancora increduli di fronte alla notizia della tragedia.
La camera ardente è stata allestita alla Casa funeraria Santarelli a Monsano, visitata sia ieri che questa mattina da tanti che hanno voluto portare la propria vicinanza alla famiglia. I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio 27 dicembre alle ore 15,30 nella chiesa di San Francesco d’Assisi, poi l’ultimo viaggio al cimitero comunale di Jesi dove il professore riposerà. La famiglia Burattini ha voluto onorare la memoria del professore con una raccolta fondi da devolvere alla Croce Rossa Italiana comitato di Jesi e allo Iom-Istituto Oncologico Marchigiano di Jesi e Vallesina.
Commosso il ricordo di quanti hanno condiviso l’esperienza scolastica con lui. Docente di elevato spessore umano e culturale, il professor Burattini era un punto di riferimento per docenti e dirigenti che nel corso degli anni si sono alternati alla guida del Classico. «Battagliero nella difesa dei diritti del corpo docente, sempre lucido e obbiettivo, ha assistito a importanti trasformazioni nel mondo della scuola e ne è stato partecipe con mente critica e obbiettività», caratteristiche del suo tratto umano che si accompagnavano a una grande preparazione, solidità e consapevolezza del proprio ruolo. «Un insegnante di altri tempi, ma di quelli capaci di far innamorare della materia», come ricordano gli ex studenti, commossi di fronte a questa scomparsa.