JESI – Uno jesino in corsa per vincere il premio di Miglior Enotecario d’Italia. È Luca Civerchia, sommellier professionista, docente e degustatore Ais nonché titolare di Rossointenso. Organizzato da AEPI (Associazione Enotecari Professionisti Italiani) in collaborazione con Vinarius (Associazione Enoteche Italiane) e patrocinato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf), il concorso è stato ideato e realizzato al fine di rendere merito a un’importante figura nel campo della ristorazione, «che negli anni è evoluta nelle mansioni e nelle responsabilità acquisendo un ruolo sempre più importante all’interno del negozio e della sala e diventando un punto di riferimento assoluto per il cliente finale». Sei i finalisti.
«Partecipare a una competizione è sempre l’occasione per approfondire, mettersi in gioco e assorbire nuovi stimoli – afferma Luca Civerchia -. Questa è un’opportunità per ampliare il bagaglio di conoscenze che riporto poi quotidianamente dentro Rossointenso e che condivido con chi lo frequenta. La vera essenza di questo lavoro è la continua ricerca perché mi consente di restituire ai clienti motivi sempre nuovi per appassionarsi a questo mondo che è un’espressione unica di territori, comunità e cultura».
Le due prove di selezione che hanno portato Luca Civerchia in finale si sono concentrate su casi pratici in enoteca: come affrontare possibili polemiche su una bottiglia, dibattere in modo costruttivo con una tavolata su una tipologia di vino, proporre abbinamenti cibo-vino corretti, dialogare con un turista, dare nuovi spunti a clienti affezionati, ma vi erano anche domande sulla promozione e la comunicazione digitale.
Il prossimo mese i finalisti saranno ospiti del Comité Champagne per quattro giorni, a Epernay, la capitale della zona di origine del vino più celebrato al mondo, per approfondire gli aspetti dello Champagne con specifico riferimento alla comunicazione al consumatore. La finale è prevista per il 29 maggio dove i concorrenti saranno messi alla prova di persona dalla giuria di esperti presieduta anche quest’anno da Stefano Caffarri, comunicatore e importante riferimento dell’intero settore enogastronomico italiano.