Jesi-Fabriano

Jesi: il mondo della musica sotto choc per la morte di Giacomo Uncini «talentuoso e sensibile»

Abbiamo raccolto i ricordi, il dolore e il saluto commosso dei familiari, dei colleghi musicisti, degli amici e di quanti lo amavano

Giacomo Uncini
Giacomo Uncini

JESI – Il mondo della musica sotto choc per la scomparsa, prematura e dolorosa, di Giacomo Uncini, 44 anni, uno tra i più apprezzati trombettisti jazz del panorama nazionale e internazionale. Sconfitto da una terribile malattia, Giacomo viene salutato con grande commozione da amici e colleghi musicisti che da ieri fanno rimbalzare sui social le foto e i video dei suoi concerti. Un saluto corale, rispettoso. Come si fa nei concerti jazz, tutti indietro sul palco per lasciare spazio a chi sta suonando, così tutti i musicisti che hanno condiviso esperienze e progetti, ora fanno un passo indietro in segno di rispetto per Giacomo, che sta suonando da solo una melodia troppo lontana.

Tantissimi i ricordi condivisi e i messaggi di vicinanza alla moglie Gosia Bartman e ai famigliari. A cominciare dall’amministrazione comunale jesina. Che scrive: «Con profondo dolore abbiamo appreso la triste notizia della prematura scomparsa di Giacomo Uncini, musicista dal grande talento, apprezzato trombettista noto al panorama jazz nazionale e internazionale, componete della Colour Jazz Orchestra e collaboratore di numerosi progetti musicali. Aveva collaborato con noi la scorsa estate per il Jazzy Fest, occasione in cui si era esibito in piazza Pergolesi, con la sua tromba, regalando uno dei momenti culturalmente più intensi della scorsa estate. Lo vogliamo ricordare così, con gli occhi pieni di amore per la musica. L’amministrazione comunale si stringe al dolore della famiglia».

«La sua musica parlava da sola, mi mancherai Giacomo», scrive la cugina Greta. «Ciao Giacomo, ti abbraccio. Grazie dei bei momenti passati insieme. Riposa in pace», le parole del cugino David Uncini, trombettista, insegnante e fondatore del gruppo Americano Bliss & delight. Commosso e arrabbiato con il destino Tommaso Uncini, cugino, musicista e insegnante «Ciao Già, tutto questo non è giusto….la tua voglia di vivere, di condividere la musica, la tua generosità nell’arte e nella vita, le tue battute e la tua caparbietà possono solo che essere immortali. Sarai sempre in tutti noi…però tutto questo non è giusto».

«Ciao Giacomo, grazie per tutte le note che ci hai regalato», il saluto del maestro Massimo Morganti fondatore della Colour Jazz Orchestra di cui Uncini faceva parte fin dalla nascita.

 «Un gran bel ricordo di una serata jazz con Giacomo, Antonangelo Giudice, Andrea Molinari e Giacomo Dominici…». Dice con parole spezzate dal dolore Massimo Manzi, ricordando il concerto di Offagna del 19 agosto 2023 per “Ancona Jazz”. Con il grande batterista romano ma residente a Senigallia, Giacomo aveva condiviso il palco tante volte e collaborato all’incisione del disco “Nice Work if you can get it” dello Spinning Quintet formato appunto da Manzi, Mike Melillo, Antonangelo Giudice e Gabriele Pesaresi con il compianto Uncini.

«Era una persona d’oro, un grande amico, grande e profondo conoscitore della musica jazz, sensibile, simpatico, ironico e talentuosissimo. Per noi musicisti, soprattutto per noi jazzisti, è come perdere un fratello…», ci racconta Stefano Bartoloni, pianista, con cui Giacomo aveva condiviso concerti e serate, oltre al periodo di studio al Conservatorio Rossini dove Uncini e Bartoloni si sono diplomati.

«Con profonda tristezza la Scuola Opus1 si unisce al dolore per la prematura scomparsa di Giacomo Uncini, talentuoso musicista e persona di grande sensibilità – il commosso saluto dell’istituto musicale di Chiaravalle dove Giacomo insegnava – è stato da sempre parte integrante della nostra comunità musicale, non solo come artista di valore, ma anche come insegnante e amico prezioso. Il suo ricordo e la sua musica continueranno a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto».

«Le migliori cose che riesco a fare con la tromba me le hai insegnate tu – dice l’artista Michele Marinelli dialogando idealmente con Giacomo – ci siamo divertiti sempre, da matti. Non poteva essere diversamente, con te. Arrivederci maestro».
«Non avrei mai pensato che quella volta a maggio sarebbe stata la nostra ultima volta insieme… siamo tutti sconvolti Giacomo, continua a suonare la tromba anche da lassù», dice con commozione l’organista Mauro Gubbiotti. Gli fa eco il percussionista Luca Mattioni, collega docente alla Scuola Musicale G.B. Pergolesi di Jesi: «Porterò sempre nel mio cuore tutte le belle esperienze passate insieme».

«Una perdita immane per il jazz italiano, Giacomo resterà nei ricordi di chi lo ha conosciuto e sentito suonare meravigliosamente la sua tromba», il ricordo di Davide Zannotti titolare dell’Hemingway Cafè di Jesi che aveva ospitato il concerto di Giacomo Uncini, insieme al trio Giovanni Tommaso, Massimo Manzi e Andrea Molinari ad agosto 2023.

La camera ardente è aperta da oggi presso la Sala del Commiato Ciccoli e Brunori, i funerali saranno celebrati domani (giovedì 6 febbraio) alle ore 15 nella chiesa di San Giovanni Battista (San Filippo) in corso Matteotti, poi il feretro muoverà verso il crematorio. La salma sarà cremata e le ceneri custodite in forma privata. La famiglia ha promosso una raccolta fondi in favore dello Iom-Istituto Oncologico Marchigiano di Jesi e Vallesina.