JESI – Per Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, una stagione di prosa e proposte «costruite, anche grazie a collaborazione e sensibilità delle amministrazioni comunali coinvolte, con l’audacia di seguire percorsi innovativi e di guardare avanti. Prendendosi anche, come in passato, delle scommesse che poi sono state anche vinte». Secondo Gilberto Santini, direttore di Amat, un cartellone che «non a caso ha scelto le stelle per la sua rappresentazione grafica. Perché le stelle servono ad orientarsi nel cammino, per guardare al presente ma anche al domani». È sotto tali auspici che questa mattina i Teatri G.B. Pergolesi di Jesi e G. Spontini di Maiolati hanno presentato, nelle Sale Pergolesiane jesine, il cartellone unico di dodici appuntamenti – di cui 2 fuori abbonamento al Teatro Valeria Moriconi di Jesi – che ne illuminerà le scene. Presenti per Jesi l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli e per Maiolati Spontini il sindaco, e in quanto tale vice presidente della Fondazione Pergolesi Spontini, Tiziano Consoli, e l’assessore alla cultura Sebastiano Mazzarini.
Il programma
Apertura di sipario al Teatro Pergolesi il 17 gennaio con Amanti, commedia brillante e divertente scritta e diretta da Ivan Cotroneo, con due protagonisti di assoluto livello come Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi. Lo spettacolo porta in scena l’esplorazione dei sentimenti di una coppia che nella clandestinità trova rifugio, conforto, divertimento, affanno, un racconto moderno ed estremamente divertente, ma anche pieno di tenerezza e verità. Il 29 gennaio il grande regista tedesco Peter Stein dirige Maddalena Crippa, Sergio Basile, Alessandro Sampaoli, Gianluigi Fogacci, Alessandro Averone, Sergio Basile ed Emilia Scatigno in Crisi di nervi, tre atti unici di Anton Čechov, tornando ad uno dei suoi autori di riferimento. Stein, al quale è andato per questo spettacolo il prestigioso Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2024 come “Migliore regia”, ha scelto L’orso, I danni del tabacco, Domanda di matrimonio che lo stesso Čechov non ancora trentenne definiva “scherzi scenici”. L’allestimento conterrà tutti gli elementi che caratterizzano le opere del grande Maestro a cura dei suoi collaboratori più fidati, Ferdinand Woegerbauer per le scene e Anna Maria Heinreich per i costumi, oltre le luci di Andrea Violato. Ispirata a una notizia vera, Il ministero della solitudine di lacasadargilla, regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, in scena il 15 febbraio, è una scrittura originale che indaga la solitudine per flash, incontri, partiture all’orlo di una danza. Cinque attori – Caterina Carpio, Tania Garribba, Emiliano Masala, Giulia Mazzarino, Francesco Villano -, cinque vicende, cinque storie di solitudine. Una riflessione su un luogo – reale e immaginifico – capace di operare intorno alle pulsioni, ai rimossi e alle immaginazioni di un’epoca che sempre più richiede di ragionare sulle comunità dei viventi.
Con una inedita interazione fra teatro e cinema, con una comicità dai ritmi incalzanti, il 4 marzo Strappo alla regola, nuova commedia di Edoardo Erba con Maria Amelia Monti e Claudia Gusmano, tiene sospesi in un mondo di mezzo fra realtà e fantasia e va dritta al cuore, attraversando con leggerezza gli incubi peggiori.
La regista Giorgina Pi aggiunge una terza tappa al progetto che comprende gli spettacoli Tiresias e Guida immaginaria con Lemnos, al Pergolesi il 26 marzo. Lo spettacolo, con alcuni interpreti storici della compagnia Bluemotion, prende le mosse da una riflessione sul mito di Filottete, confrontandosi con l’omonima tragedia di Sofocle e con le vicende biografiche, i diari, le poesie, i racconti delle tante persone antifasciste greche che vennero confinate, torturate, uccise in Grecia dal 1946 al 1974, in primo luogo il grande poeta Ghiannis Ritsos.
In una intensa partitura visiva, di parole e sentimenti, Antonio Latella regista, indiscusso maestro del teatro europeo, e anche autore con Federico Bellini, affronta il 12 aprile, con la forza e l’intelligenza dell’arte, il tema del femminicidio in Wonder woman affidandone l’interpretazione alle straordinarie Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara e Beatrice Verzotti. Elena Bucci – Premio Valeria Moriconi Protagonista della scena 2024 – e Marco Sgrosso, artisti di straordinaria sensibilità, riprendono il filo della loro indagine attorno all’arte scenica, con un emozionante spettacolo Risate di gioia, dedicato ai tanti mestieri del teatro di un tempo, il 9 maggio a conclusione della stagione in abbonamento. Ispirato alle opere Il teatro all’antica italiana dell’attore Sergio Tofano e Antologia del grande attore del regista Vito Pandolfi, ma anche ad autobiografie, biografie, epistolari e memorie, lo spettacolo offre un viaggio alla scoperta della moltitudine poetica e operosa che ha trascorso la vita dietro le quinte.
Due le proposte fuori abbonamento al Teatro Valeria Moriconi. Il 14 dicembre – nell’ambito della rassegna regionale Klang. Altri suoni, altri spazi – A Toys Orchestra, punto di riferimento del panorama musicale indipendente, giunge con una tappa del tour del nuovo album Midnight Again, energia travolgente si fonde con una ricca trama di influenze musicali. Il concerto sarà aperto da And the bear, progetto solista di Alexandre Manuel, polistrumentista francese con base nelle Marche. Vincitrice Premio Valeria Moriconi Futuro della Scena 2024, Marina Occhionero presenta il 13 giugno la sua ricerca scenica in forma di Cantiere aperto, preziosa occasione per assistere non allo spettacolo nella sua fase definitiva ma all’affascinante genesi che ad essa conduce. Il Cantiere aperto giunge in scena alla fine di un periodo di residenza a Pesaro, centro di residenza nell’ambito del progetto RAM – Residenze Artistiche Marchigiane finanziate da MiC e Regione Marche con l’AMAT e rappresenta il contenuto stesso del Premio Valeria Moriconi Futuro della Scena 2024.
Il 23 gennaio Parigi inaugura il trittico di proposte al Teatro Spontini. Quale alchimia ha fatto sì che – a un certo punto della sua storia – Parigi sia diventata una calamita per intellettuali, scrittori, musicisti e artisti venuti da ogni parte del mondo? È la domanda alla quale intende rispondere Jacopo Veneziani, storico dell’arte e divulgatore, con questo spettacolo che vuole raccontare gli anni in cui la Ville Lumière è stata lo scenario di incontri che hanno segnato l’arte del XX secolo. Cosa sono le nuvole, il 21 febbraio con la voce di Anna Maria Castelli, la chitarra di Adriàn Fioramonti, la fisarmonica di Thomas Sinigaglia e la batteria di Stefano Rapicavoli, in un clima decisamente nuovo affronta gli intramontabili brani di Domenico Modugno. Il risultato è una versione raffinata, essenziale, decisamente più acustica e mediterranea dove ogni protagonista apporta il proprio patrimonio musicale e quello insito nel proprio strumento, dal tango alla canzone latinoamericana, dalla canzone francese al Teatro canzone, dal jazz alle sonorità della tradizione popolare italiana. Grande artista del teatro, Paolo Rossi conclude la stagione a Maiolati il 13 marzo con il suo nuovo lavoro Operaccia Satirica. La guerra dei sogni. Una creazione stravagante che nasce dalla lettura dei grandi classici letterari trasformati in buffe composizioni, episodi “rubati” dalla vita vissuta e dal repertorio, poi rielaborati e trasformati in poesie comiche che si tramutano in una canzonaccia popolare. Perché «chi è capace di narrare storie ha il potere di governare il mondo», afferma l’attore e regista. Paolo Rossi è accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila e Alex Orciari e da Caterina Gabanella.
Rinnovo abbonamenti dal 16 novembre, nuovi abbonamenti dal 30 novembre, biglietti dal 14 dicembre presso biglietteria del Teatro Pergolesi 0731 206888. Inizio spettacoli ore 21.