Jesi-Fabriano

Jesi, maltrattamenti in famiglia e lesioni: i Carabinieri arrestano un 52enne

La donna, una 46enne straniera, era da poco arrivata in Italia per ricongiungersi al marito e ricominciare una nuova vita con i loro bambini

I carabinieri di Jesi

JESI – Il sogno dell’inizio di una nuova vita in Italia insieme al marito e ai loro due bambini si trasforma in un incubo per una donna straniera, 46enne, che appena arrivata in Italia per ricongiungersi col marito è andata incontro solo a violenze e umiliazioni. 

Una storia drammatica e molto triste quella che arriva dalla Vallesina e che si è conclusa ieri con l’arresto di un uomo, 52enne straniero, per maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali aggravate.  

Ieri al culmine dell’ennesima violenta lite fra le mura domestiche, la donna ha trovato il coraggio di chiamare aiuto al 118. Ma con le ambulanze sono arrivati anche i Carabinieri. La segnalazione di richiesta di intervento era stata inoltrata anche alla Centrale Operativa della Compagnia di Jesi. Sul posto sono così intervenuti i Carabinieri delle Stazioni di Moie di Maiolati Spontini e Morro d’Alba, ai quali la donna con non poche difficoltà, ha confidato di vivere, insieme ai figli minorenni, una situazione di ansia e terrore a causa delle continue violenze fisiche poste in essere proprio dal marito ma mai denunciate per paura. 

Stavolta, però, ha trovato il coraggio di farlo. In stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Ancona, sono state immediatamente attivate le procedure legate al “Codice Rosso”. I militari della Stazione di Moie di Maiolati Spontini dopo aver ascoltato attentamente la donna, al fine di ricostruire dettagliatamente la vicenda, hanno proceduto all’arresto del marito. L’uomo, un 52enne, anch’egli straniero, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito presso il carcere di Ancona. Il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto a carico dello stesso la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

La 46enne, che a seguito dell’aggressione ha riportato lesioni giudicate guaribili in 10 giorni, è stata collocata in una struttura protetta insieme ai minori.

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