JESI – Nella giornata di ieri 20 marzo, al termine dell’attività investigativa, il personale di polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi ha deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente una 76enne per il reato di molestie telefoniche continuate.
La donna, sul finire del mese di ottobre, facendo uso del proprio cellulare aveva inviato continui messaggi tramite l’applicativo whatsApp alla vittima, intromettendosi in quella che era la vicenda privata della separazione legale tra questa e il marito e aggiungendo che tale separazione l’avrebbe portata sul lastrico.
Dagli accertamenti investigativi espletati, è emerso che il movente di tali molestie telefoniche era dovuto ad un tornaconto personale: l’appartamento infatti in cui la 76enne viveva, le era stato dato in locazione dal marito della vittima. La separazione in corso tra l’uomo e la moglie, aveva fatto ipotizzare alla signora l’imminente rescissione del contratto di locazione dell’immobile dove l’uomo sarebbe andato, giocoforza, ad abitare. Da qui il deferimento.
Non paga di ciò, la signora aveva continuato, anche nei mesi a seguire, nella condotta molesta e minacciosa, inviando alla vittima sms incalzanti nei quali le diceva di doversi vergognare e ne alimentava i sensi di colpa. Pertanto, la 76enne, convocata in Commissariato, è stata nuovamente deferita in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente per molestie telefoniche e minacce continuate.