Jesi-Fabriano

Jesi, Montecarotto e Poggio San Marcello: qui si gira “Gli elefanti” del regista, e vigile del fuoco, Antonio Castaldo

Castaldo è già autore di documentari e cortometraggi tra cui “Fuoco Sacro”, “Metti, una sera a cena con Peppino 2017”, “Giulia e il Capoposto” e “La Campanella”

Immagine di repertorio

JESI – Jesi, Montecarotto e Poggio San Marcello. Questi i tre “luoghi” scelti per un nuovo ciak dal titolo “Gli elefanti”. A partire da oggi, infatti, 14 maggio, e per i prossimi tre giorni, queste località diventano set di un cortometraggio sui vigili del fuoco nella nuova “fatica”di Antonio Castaldo, il regista-vigile del fuoco già autore di documentari e cortometraggi tra i quali “Fuoco Sacro”, “Metti, una sera a cena con Peppino 2017”, “Giulia e il Capoposto” e “La Campanella”.

“Gli Elefanti” trova il suo perché nell’indole di questi animali che hanno messo sempre in evidenza la loro capacità di risolvere problemi e soprattutto empatia. «Un parallelo con i vigili del fuoco appare scontato ed evidente. Le caratteristiche precipue del pompiere sono quelle di intervenire laddove qualcuno abbia bisogno di soccorso, quel qualcuno si trova in condizione di bisogno e psicologicamente di fragilità, di qui la necessità di entrare in sintonia, immedesimarsi e rassicurare: in una parola, empatia», spiegano le fiamme rosse. «Il vigile del fuoco viene spesso declarato come un supereroe, ma il messaggio che si vuole evidenziare si pone l’obiettivo di cancellare questa etichetta. Il vigile del fuoco è un uomo che ha scelto questo mestiere per passione, con l’intento di compiere la sua missione grazie alla professionalità data dalla preparazione che viene acquisita nel corso di formazione e nell’attività addestrativa quotidiana e qui entra in campo l’empatia, cioè la capacità di entrare in sintonia con la persona in stato di necessità, rassicurarla ed ottenere collaborazione per portare a compimento con esito positivo l’intervento. Questa, in sostanza, la mission del cortometraggio, che mostrerà dall’interno di una zona rossa, dove cioè nessuno può accedere al di fuori dei soccorritori, ciò che accade realmente ed il modus operandi degli operatori delle fiamme rosse».

La produzione è del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile unitamente alla Direzione Centrale VVF della formazione ed alla Direzione regionale dei vigili del fuoco delle Marche, con il patrocinio di Marche Film Commission. La produzione esecutiva di 8Production con l’organizzazione di Manila Mazzarini.

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