Jesi-Fabriano

Jesi, Morosetti e la fontana. Bacci: «Possibilità concreta, ad ora no contrarietà allo spostamento»

Via alla campagna informativa. Il sindaco: «Dalla Soprintendenza non sembrerebbero esserci motivi ostativi. Riqualificabile l'intera piazza della Repubblica, decisione entro l'anno. I tempi? Rischio da assumersi»

Le immagini d'epoca di Piazza della Repubblica con la fontana dei leoni e di Piazza Federico II senza l'opera

JESI – «La possibilità di riportare in Piazza della Repubblica la fontana dei leoni è concreta. La Soprintendenza è stata, al momento, interpellata per vie brevi: non sembrerebbero esserci motivi ostativi. Peraltro la somma necessaria allo spostamento è di molto inferiore ai due milioni del lascito testamentario di Cassio Morosetti. Ci sarebbe dunque la possibilità di impiegare il restante per la riqualificazione dell’intera Piazza della Repubblica». Così il sindaco Massimo Bacci nel presentare, insieme al vice sindaco e assessore alla cultura Luca Butini e a Graziano Giacani di Premiata Fonderia Creativa, il via alla campagna informativa e di comunicazione su vita e opera del vignettista e umorista jesino e sull’opera al centro del suo ultimo desiderio indirizzato, insieme appunto a due milioni di euro vincolati a tale scopo, al Comune di Jesi.

Il totem informativo su Cassio Morosetti e la fontana vicino alla loggia del Caffè Imperiale

Secondo il testamento di Morosetti, la fontana dovrà tassativamente tornare in Piazza della Repubblica – «perfettamente funzionante nella sua parte idraulica, allacciata all’acquedotto cittadino» recita il testamento» – entro il 22 luglio del 2021, ad un anno dalla registrazione del documento. Altrimenti i due milioni saranno devoluti in beneficenza «in parti eguali a favore della “Fondazione Opera San Francesco per i poveri” di Milano viale Piave n.2, del “Pane quotidiano” di Milano Viale Toscana n. 28 e della” Lega del Filo d’Oro” di Osimo via Montecerno n. 1». E se qualcosa andasse storto e, avviato lo spostamento, non si riuscisse a concludere il tutto in tempo, dovendo a quel punto sostenere una spesa non più coperta dal lascito Morosetti? «Un rischio che la politica cittadina e in particolare l’amministrazione dovrebbero secondo me assumersi» dice Bacci. La scelta definitiva, spiega il primo cittadino, «dovrà rientrare nel Piano triennale delle opere pubbliche e quindi nel bilancio di previsione da approvare alla fine di quest’anno. Al più tardi nel gennaio 2021».

Intanto ci sono un sito , una serie di incontri pubblici (il primo stasera 9 ottobre, nda) e un totem informativo su Morosetti e sulla storia fra due piazze della fontana in Piazza della Repubblica, davanti alla loggia del Caffè Imperiale.

Dice Butini: «Di una cosa la Giunta è stata subito convinta: fare in modo che la scelta finale non contenga elementi di superficialità nell’interpretare i motivi della scelta di una persona di grande creatività a cui la vita ha dato un percorso lungo e ricco di soddisfazioni». Spiega Giacani: «Tre sono i protagonisti di questa storia: il manufatto, l’artista, la città, che ha la possibilità di specchiarsi in sé stessa attraverso la fontana. Tanto il materiale raccolto e pubblicato grazie alla collaborazione della rivista Jesi e la sua Valle, da Massimo Ippoliti lo spunto che ci ha portato a ricordare il significato a metà Ottocento dell’arrivo in piazza della fontana e dell’acqua. Da un carretto, recuperato, da acquaiolo, il totem ricavato in piazza».

Massimo Bacci, Luca Butini e Graziano Giacani con il totem informativo di Piazza della Repubblica