JESI – Saranno officiati dopodomani, giovedì 1 marzo, alle ore 10.30, i funerali di Ezio Dario Bardi, 55 anni, nella chiesa di San Giovanni Battista – San Filippo – in Corso Matteotti, a Jesi. La camera ardente è già stata allestita, dalle 17 di oggi, 27 febbraio, presso la casa funeraria Santarelli, in via Marche a Monsano. La tumulazione avverrà nel cimitero di Jesi.
Titolare, insieme alla sorella Roberta, della storica pasticceria, deceduto all’improvviso probabilmente a causa di un infarto lunedì 26 febbraio nella sua abitazione (leggi l’articolo), dove viveva solo e che, come per la stessa pasticceria, si trova sempre in Corso Matteotti.
Ieri il locale era chiuso per turno, oggi le serrande sono ancora abbassate ed è apparsa la scritta che annuncia il lutto. Al quale, in un manifesto funebre, partecipano i “dipendenti della pasticceria di ieri e di oggi” con un commosso ” Ciao Ezio”.
Una morte che ha colto di sorpresa tutti e che già a poche ore dal rinvenimento del corpo senza vita aveva fatto il giro della città.
Una pasticceria celebre quella dei Bardi – sorta nel 1927 – e che nel tempo aveva saputo conquistare i palati della gente con i suoi pasticcini, i prodotti dolciari e il gelato artigianale. E che poteva vantare la celebre “meringa“, ciliegina sulla torta di una produzione di altissima qualità. Tanto che le era stata dedicata una pagina social, con petizione popolare: “Meringa di Bardi patrimonio di Jesi per l’Unesco“.
Un’idea di Paolo Cesaretti, brand manager alla Trevalli Cooperlat, «nata circa tre anni fa e che lui aveva condiviso con entusiasmo assieme alla sorella. Ricordo che l’anno scorso a Tipicittà di Fermo era uno dei prodotti che abbiamo fatto assaggiare, con la panna. Per noi jesini con qualche anno sulle spalle la meringa è davvero il ricordo della festa, della giornata speciale. Che tristezza, adesso…».
Ezio Bardi frequentava da anni la palestra Body Line di Sergio Biundo, il quale in un post lo ha ricordato insieme agli amici che la frequentavano: «Ciao Ezio: senza di te ci sentiremo un po’ più soli. Ci mancherai».
Tra questi amici della palestra, il consigliere comunale Andrea Binci, che lo ricorda come «una persona gentile, alla mano, sportiva. Una notizia che mi ha toccato profondamente, di quelle che non pensi possano succedere veramente. L’ultima volta che l’ho visto? Proprio giovedì scorso, in palestra».
In palestra anche la frequentazione con Massimiliano Lucaboni, l’ex candidato sindaco di Libera Azione e coordinatore di Forza Italia. «Ci conoscevamo da una decina di anni, tra noi c’era una stima reciproca che, poi, è sfociata nell’amicizia. Con lui mi trovavo bene, ti faceva stare a tuo agio ed era anche molto educato, il che di questi tempi… Ezio era una persona stimabile anche come professionista. Una bruttissima sorpresa la notizia della sua morte».
Giorgio Cellottini, titolare del Caffè Imperiale ancora non ci crede: «Dal 1986 ci si conosceva – dice – da quando io ho aperto il mio esercizio qui a Jesi. Bravissimo professionista. Dire che mi dispiace è poco».
Tania Luminari, presidente del consorzio dei commercianti di Jesi Centro ricorda che «ci eravamo sentiti sabato mattina ma tra noi si parlava spesso, si rideva. Gli ho mandato la foto di mia figlia mentre assaporava una delle sue castagnole e lui mi ha risposto: “lei sì che ha il palato buono“. Che dire? Quando mi è giunta la notizia, ieri pomeriggio, ho fatto fatica a crederci».
Come quasi tutte le domeniche «ero andato in pasticceria per comprare le paste – racconta l’assessore e vice Sindaco, Luca Butini -, abbiamo scambiato due parole come al solito. Il messaggio di un amico mi ha reso nota la notizia che si stava diffondendo ieri. Un brutto colpo».