JESI – «Con un ultimo respiro affannato te nei sei andato… non eri solo… mi hai aspettato guardandomi negli occhi e con eleganza mi hai detto addio. Ciao Papà».
È l’ultimo commosso saluto della figlia Silvana, 45 anni, che gli è stata sempre accanto, sino all’ultimo, a Giuseppe Bini, 76 anni, spentosi dopo breve malattia, nella struttura sanitaria di Chiaravalle, giovedì 7 giugno scorso.
Conosciuto e apprezzato orefice jesino ma anche sommelier e appassionato di sport in qualità di dirigente e accompagnatore del Largo Europa.
Giuseppe Bini era nato a Jesi ma poi si era trasferito in Svizzera dove si era occupato del settore orologiaio per diverse e famose ditte. Nel 1972 il rientro in città e, con la moglie Antonietta, aveva aperto la nota “Gioielleria Bini“, in via Pergolesi 19-21, attività di famiglia continuata dal figlio Stefano, di 39 anni.
Una grandissima passione per i vini lo aveva portato a divenire sommelier – attività alla quale si era dedicato dal 2000, dopo essere andato in pensione – e tanti sono stati i corsi specifici tenuti ad aspiranti, anche nella sede della ex enoteca regionale di via Conti. Passione, questa, trasmessa proprio al figlio, sommelier anche lui.
Dirigente, accompagnatore e sponsor del Largo Europa, l’altra passione, il calcio.
In tantissimi si sono recati per l’ultimo saluto alla casa del commiato di Anibaldi e Pandolfi a Moie, ultimo saluto a un uomo che ricorderemo tutti con il suo pizzetto e i suoi occhiali. Elegante e gentile, nei modi e nelle relazioni.
Le sue ceneri riposeranno accanto ai familiari nel cimitero di Jesi.