JESI – Da una parte il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo e l’amministrazione comunale, dall’altra il presidente, jesino, di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini. Uno scontro duro e a tutto campo da mesi, che vive ora un altro botta e risposta su temi come Consulta attività produttive, Amazon, viale della Vittoria, impianto per il trattamento di rifiuti e la bonifica dei terreni che Edison vorrebbe realizzare alla Zipa.
Scontro Comune – Confindustria, il sindaco Fiordelmondo
Così il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo: «Dal 27 novembre 2023, giorno in cui ho accolto l’invito a intervenire allo sciopero nazionale di CGIL e UIL, Pierluigi Bocchini ha iniziato un attacco personale nei miei confronti e nei confronti dell’Amministrazione comunale per essermi schierato contro la manovra del Governo. Manovra che è stata, peraltro, contestata anche da Confindustria. Da quel giorno ha inanellato una serie di contumelie contro un Sindaco e un’Amministrazione comunale».
«Nell’ordine: ha deciso di far disertare Confindustria dal tavolo istituzionale comunale che ho voluto istituire tra tutte le rappresentanze delle attività produttive e sindacali per affrontare il problema dello sviluppo e dell’occupazione. Ha definito “struzzi” me e altri 20 Sindaci dei Comuni della provincia di Ancona – praticamente la metà di quelli del territorio di riferimento degli industriali che rappresenta – nel momento in cui si è chiesto di istituire una linea ferroviaria dedicata per agevolare quanti andranno a lavorare da Amazon e ridurre il traffico pesante delle merci su gomma. Ha sparato a zero (peraltro a salve, visto che non mi pare abbia capito la finalità dell’iniziativa) contro la nostra decisione di aprire un confronto in città su un tema importante come Viale della Vittoria. Un comportamento che non trova alcun riscontro in alcuna parte d’Italia e nell’intera storia dell’associazione degli industriali».
«Per ciò che riguarda l’impianto per la bonifica di terreni, ricordo ancora una volta che Edison ha formalizzato e depositato l’istanza di avviamento del PAUR solo lo scorso marzo e che non è stata ancora fissata nemmeno la convocazione dell’apertura del procedimento amministrativo. Dal momento che Bocchini ha dichiarato che non assumerà mai incarichi politici, evito ogni approfondimento circa il funzionamento dell’attività amministrativa di un ente pubblico, delle commissioni, delle previsioni di legge e dei tempi che sono richiesti per un procedimento come quello di specie e in genere su ogni altro. Comunico invece a tutte e tutti che commissione consiliare, Consiglio comunale e città, a differenza di quanto si è potuto vedere negli scorsi anni, saranno puntualmente e ampiamente coinvolti. Abbiamo tutto il tempo per farlo e solo allora saranno assunte le decisioni che a oggi semplicemente non esistono».
«Un’ultima annotazione: ho un grande e profondo rispetto dell’istituzione Confindustria e so che abbiamo bisogno dell’esperienza del mondo produttivo del nostro territorio per organizzare un’azione corale, in grado di generare risposte adeguate alle spinte di cambiamento che siamo chiamati a governare. Per questo, visto l’imminente termine del mandato di Bocchini, sarò pronto a incontrare il nuovo presidente di Confindustria Ancona per ristabilire fin da subito quel corretto rapporto istituzionale che c’è sempre stato in passato, nel reciproco rispetto dei ruoli, per concorrere alla crescita sociale, culturale, economica e occupazionale della nostra comunità».
Scontro Comune – Confindustria, il presidente Bocchini
Pierluigi Bocchini replica: «Mi trovo costretto, con profondo rammarico, a dover nuovamente replicare alle dichiarazioni del Sindaco di Jesi , per la parte in cui rivolge attacchi alla mia persona anziché fornire le risposte che attenderei sui temi che, come Presidente di Confindustria Ancona e Vice Presidente di Confindustria Marche con delega all’Interporto, ho il dovere, oltre che il diritto, di porre all’attenzione delle Istituzioni. In primo luogo vorrei nuovamente esprimermi sulla manifestazione del 17 novembre 2023, una manifestazione di parte, convocata dal Sindacato, oltretutto in forma non unitaria, durante la quale i lavoratori, in modo peraltro legittimo, hanno manifestato non solo contro la manovra finanziaria 2024 ma, oserei dire principalmente, contro alcune imprese del territorio (Whirlpool, Elica, ex Caterpillar) associate a Confindustria Ancona per le vertenze che le riguardavano. Nel suo ruolo istituzionale ho ritenuto gravemente offensivo il comportamento del Sindaco, non solo per aver preso parte alla manifestazione ma addirittura, per essere salito sul palco con tanto di fascia tricolore, per alimentare anziché detonare le forti contrapposizioni tra le parti. Di qui la decisione, condivisa con il Comitato Territoriale della Vallesina di Confindustria Ancona, di sospendere la nostra partecipazione alla Consulta delle Attività Produttive coordinata dall’Amministrazione comunale, decisione accompagnata da una richiesta di chiarimento dalla quale, fino ad ora, il Sindaco ed i suoi collaboratori si sono sottratti non ritenendo opportuno darne seguito».
Ancora il Presidente Bocchini: «Vorrei inoltre precisare che non mi sono mai permesso, né mai mi permetterei, di apostrofare come “struzzi” i 21 sindaci della Vallesina che hanno firmato la lettera indirizzata a RFI: ho semmai detto che parlare di treni dedicati per i futuri lavoratori Amazon diretti all’Interporto senza prima aver compiuto un’approfondita analisi dei flussi della viabilità del territorio della Vallesina, equivale a non voler affrontare il problema principale (di qui il mio riferimento alla “politica dello struzzo”), ovvero quello della estrema frammentazione urbana dell’area che rende molto complesso convogliare i lavoratori sulla linea ferroviaria per percorrere tragitti molto brevi, in assenza , tra l’altro, di parcheggi scambiatori ubicati presso le stazioni. Su queste concrete osservazioni non ho mai ricevuto alcun tipo di replica nel merito».
«Passando al tema dell’incontro organizzato dal Sindaco avente ad oggetto il Viale della Vittoria di Jesi ed il suo assetto futuro, premesso che sono intervenuto come semplice cittadino, dichiarandolo apertis verbis all’intervistatore che mi ha contattato, ho voluto semplicemente porre all’attenzione degli organizzatori l’opportunità di dare priorità ad un master plan complessivo della viabilità cittadina. Dando per assodato che il Viale rappresenta la principale arteria di attraversamento est-ovest della città, ho quindi proposto di rivalutare l’alternativa della costruzione di un asse viario a nord di Jesi per deviare il flusso del traffico dal Viale della Vittoria e far sì che lo stesso possa essere oggetto di tutte quelle nuove forme di socialità di cui lo stesso Sindaco sembra farsi promotore».
Sul tema dell’impianto di bonifica di terreni, «Se mi sono espresso e continuo a farlo è perché ho avuto modo di visionare gli atti: la documentazione presentata riporta come prima data di interlocuzione tra le parti il giorno 8 giugno 2023, quindi un anno esatto da oggi. Che in un anno il Comune di Jesi non sia stato portato a conoscenza di quest’iniziativa da parte del privato o delle Istituzioni che con lo stesso stavano interagendo appare francamente poco credibile. Non è necessaria una laurea in diritto pubblico né una specializzazione in diritto amministrativo per aver contezza dei tempi e delle previsioni di legge richiesti per questo genere di provvedimenti, ma nulla avrebbe impedito a chi ha davvero a cuore il rapporto con le imprese e gli imprenditori del territorio di convocare la Consulta delle attività produttive per informare sulla possibilità che un impianto simile si insediasse nel cuore della principale zona industriale della città. Se lo avesse fatto questa Amministrazione Comunale avrebbe avuto occasione di descriverne, in modo seppur sommario, le caratteristiche e soprattutto di ascoltare il parere dei diretti interessati poiché in questo genere di impianti, come in ogni tipologia di impianto industriale, il rischio 0 non esiste».
Infine, «Nutro nei confronti di Confindustria almeno lo stesso profondo e grande rispetto che sostiene di avere il Sindaco Fiordelmondo ed è per questo motivo che eserciterò fino all’ultimo giorno del mio mandato l’azione di rappresentanza che i miei colleghi imprenditori mi hanno conferito 7 anni fa e confermato all’unanimità nel 2020. Ciò non di meno, rammento a chi rappresenta la massima Istituzione cittadina, che attende con tanta ansia il termine del mio mandato, che anche in futuro sarà per lui difficile sottrarsi dal confronto, anche pubblico, con il Presidente e Amministratore Delegato di un gruppo industriale che ha come principale azionista una famiglia di Jesi, una sede con oltre 160 collaboratori nel Comune di Jesi ed occupa complessivamente quasi 400 persone, portando nel mondo, con grande orgoglio, la professionalità ed il know-how del nostro territorio».