JESI – L’ex candidato sindaco Massimiliano Lucaboni si unisce alle perplessità che riguardano la mancata apertura nel mese di gennaio del Museo Federico II Stupor Mundi (leggi l’articolo).
In attesa infatti, che vi sia un incontro tra il Sindaco Massimo Bacci e l’imprenditore Gennaro Pieralisi, per capire quale futuro spetterà all’esposizione di Palazzo Ghislieri, le prenotazioni sono state disdette e sulla pagina Facebook del Museo è stata annunciata la chiusura temporanea. Se il vice sindaco Luca Butini si è detto fiducioso di trovare un accordo, l’opposizione con Jesi in Comune (leggi l’articolo) ha espresso dubbi e presentato un’interrogazione per chiarire lo stato di salute del Museo nella possibilità che venga gestito dal Comune e non più in maniera privata come accaduto sino ad ora.
Anche l’ex candidato sindaco Massimiliano Lucaboni entra nel merito della questione: «L’ostentazione forzata del buon Imperatore in città ha sfiorato il ridicolo. Ebbene oggi ci troviamo di fronte al museo multimediale chiuso (inaugurato nell’estate del 2017, ndr), prenotazioni annullate e un calo impressionante nella vendita e prenotazione di biglietti. Il museo, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, ha perso l’interesse del pubblico, dato che la casuale nascita di una persona in un territorio, non fa di quel territorio il suolo patrio del nascituro».
Lucaboni prosegue: «Da buon imprenditore Pieralisi chiede al Comune di prendersi in carico le spese: questo è il problema, non altro, e il nostro stupor mundi locale, il Sindaco Bacci, non sa che cosa fare. Soldi non ce ne sono. Insomma dopo Pergolesi, i panettoni e i lavori in ogni piazza siamo punto e a capo: il caos».
Il Comune di Jesi ha stipulato una convenzione, sottoscritta tra il sindaco Massimo Bacci e l’ingegner Gennaro Pieralisi, che impegna l’Ente ad erogare alla Fondazione Federico II Stupor Mundi circa 500mila euro per un anno (leggi l’articolo). «Nell’accordo – si legge nella nota inviata da Piazza Indipendenza nell’estate del 2016 – si richiama la partecipazione del Comune in qualità di socio della Fondazione stessa e l’impegno a sostenerne l’attività mediante un contributo che sarà destinato alla parziale copertura delle spese sostenute per la gestione dell’immobile individuato per la sede museale, vale a dire il palazzo Ghislieri di Piazza Federico II. Ovviamente la convenzione tra Comune di Jesi e Fondazione Stupor Mundi si risolverà anticipatamente in caso di risoluzione anticipata del contratto di locazione o cessazione dell’attività museale».
Nello specifico la concessione del contributo è «pari a 36 mila euro l’anno per 12 anni a copertura delle spese di locazione, più altri 21 mila euro quale canone per l’anno 2015 – continua a nota -. I 12 anni sono stati presi come arco temporale di riferimento rispetto all’analogo periodo (6 anni + 6 rinnovabili) di durata del contratto di locazione tra Fondazione Federico II Stupor Mundi e Fondazione Carisj proprietaria dell’immobile».