Jesi-Fabriano

Jesi Natale, Animali: «L’assessore sembra un venditore di auto usate»

L'esponente del movimento d'opposizione Jesi in Comune critica le iniziative per le festività illustrate dal vicesindaco Butini. «Manca la politica, ci sono solo le “toppe”»

Samuele Animali, Jesi in Comune

JESI – «Minor sfavillio rispetto ad altre città, ma più concretezza e più consapevolezza». Così il vicesindaco Luca Butini, assessore alla cultura, ha descritto le iniziative natalizie organizzate dal Comune. Tutt’altro, insomma, sempre a detta dell’esponente di giunta, di un cartellone sottotono. Nel frattempo, i commenti e gli scambi di opinioni, anche considerando ruote panoramiche e piste sul ghiaccio di centri storici vicini, sono già iniziati, in particolare sui social. E la questione approda ovviamente in ambito politico.

«Sembra di sentire un venditore di auto usate: devi vendere quello che hai a disposizione, magari più di una volta (per rimanere in tema di pacchi) visto che sono gli stessi musei ampiamente usati in campagna elettorale – evidenzia Samuele Animali del movimento d’opposizione Jesi in Comune -. Non è un problema di addobbi, ma di strategie. La sobrietà sarebbe programmare insieme a commercianti e residenti la restituzione di una fisionomia al centro storico, oggi caratterizzato da vuoti avvilenti e sciatteria imperante. Il natale, come l’apertura di nuovi dehors, il ripensamento dei parcheggi, i provvedimenti per la sicurezza, le iniziative delle associazioni, dovrebbero essere l’occasione per promuovere e recuperare il decoro e l’attrattiva della città dal punto di vista turistico, commerciale, culturale. Una politica sistematica e coerente di questo tipo non si vede, sembrano piuttosto delle toppe improvvisate. Ci consoleremo con la sfilata delle auto tedesche».

Secondo Animali, dunque, «tutto è riconducibile ad una mancanza di cultura politica prima ancora che in senso stretto, come se si potesse governare senza una visione ma semplicemente preoccupandosi di mettere velocemente delle toppe là dove occorre». Palla di nuovo all’amministrazione.