JESI – «Sono infuriata». Tania Luminari, presidente locale di Confcommercio, è un fiume in piena. Non ha digerito, afferma, le parole dell’assessore Luca Butini, che ha evidenziato l’esigenza di un investimento nelle iniziative natalizie da parte dei commercianti. «Non ci sono abbastanza eventi che attirino le persone in centro? – ha commentato il vicesindaco relativamente al cartellone degli appuntamenti dei mesi di dicembre e gennaio – Non direi, basta andare a spasso la sera per rendersene conto. E poi lì è indispensabile che ci sia anche un investimento dei commercianti, o almeno gli esercenti che dalla folla ricavano profitto» (leggi l’articolo).
Una presa di posizione che ha spinto sia Samuele Animali di Jesi in Comune (leggi l’articolo) che Andrea Binci del Pd (leggi l’articolo) a replicare, mentre l’imprenditore Andrea Pieralisi, accogliendo con favore la scelta di risparmiare sugli eventi, ha chiesto in regalo per il prossimo anno l’abbassamento della tassazione locale (leggi l’articolo). Nulla a che vedere con i toni della Confcommercio, che si è sentita chiamata direttamente in causa dall’amministrazione.
«Ciò che dichiara l’assessore Butini è gravissimo, spero si scusi al più presto – tuona Tania Luminari -. Il commercio per noi è un lavoro, ci serve per mantenere le nostre famiglie. Di mestiere non facciamo i finanziatori di eventi natalizi. Non è indispensabile, pertanto, che gli esercenti provvedano a supportare economicamente le iniziative. Ad ogni modo, le luminarie le abbiamo finanziate noi con 14 mila euro più Iva. Se non c’erano questi nostri soldi le avremmo avute? Dubito. Personalmente non credo che questo sia un cartellone culturale. Ritengo invece che la cultura sia uno specchietto per le allodole, una parola utile a mascherare la mancanza di iniziative. Il natale è una festa di tutti, nelle città vicine si è capito, e i vari Comuni infatti collaborano con i privati. Jazz, spettacoli teatrali e museo archeologico non sono, al contrario, per tutti, o sbaglio? Questa concezione elitaria dell’intrattenimento può andare bene per particolari rassegne, o eventi, ma non per il Natale. Ripeto, spero che l’assessore si scusi perché ha offeso i commercianti».
Si fa sentire anche il segretario Pd, Stefano Bornigia: «A Natale “minor sfavillio”, asserisce l’assessore Butini – è il suo commento -. E subito chiara appare la “non politica” nel settore culturale della nostra città. Investire in Cultura fa bene non solo alle menti, ma è altrettanto evidente che essa può rappresentare il volano per far crescere l’economia di una comunità. Molto scarno quindi, il programma “civico” di Jesi per le festività di Natale. Viene riproposta la consueta formula di questi ultimi anni, priva di eventi nuovi che facciano da traino ad un calendario che una città come Jesi meriterebbe di avere e apprezzato sia dai cittadini che dai commercianti. Un natale “senza sfavillìo”, diciamo noi, soprattutto se paragonato a quanto altre città hanno saputo organizzare attorno a questa ricorrenza. Che se organizzata per tempo, ben può prestarsi a conciliare la sobrietà con lo spirito di iniziativa economica. Il comune dà il patrocinio ad eventi di iniziativa privata. Tutti elementi che compongono una visione d’insieme in ambito culturale di cui, anche in occasione delle festività natalizie, questa amministrazione non pare dotata. “Minor sfavillio “…..se non lo concediamo neanche a Natale, che festa è.. Jesi merita di più».